SCIOPERI A LECCO DEL 7 MARZO 1944, LA CERIMONIA ANTIFASCISTA DEDICATA AL BALLABIESE PINO GALBANI

LECCO – Martedì ricorre il 73° anniversario degli scioperi del 7 marzo 1944 a Lecco. In quella data funesta, così come purtroppo altre fissate nella storia della città, 26 lavoratori lecchesi vennero arrestati e deportati nei tristemente famosi campi di sterminio nazisti a seguito degli scioperi nelle fabbriche del capoluogo: diciannove di loro non fecero mai ritorno a casa.

“Ogni anno ricordiamo insieme le vittime lecchesi della follia umana del Nazi-fascismo – commenta il sindaco di Lecco Virginio Brivio -. Quest’anno, in modo particolare, come già avvenuto nella Giornata della Memoria, un pensiero speciale va a Pino Galbani, recentemente scomparso, tra coloro i quali fecero ritorno a casa. È anche grazie a lui e ai suoi racconti che centinaia e centinaia di studenti, come quelli che incontreremo martedì, si sono fatti un’idea più precisa di quanto vissuto dai nostri concittadini nel campi di sterminio. E, come in un cerchio che si chiude, mi piace pensare che sia la lapide in memoria delle vittime degli scioperi del ’44 in via Castagnera, sia il monumento nel parchetto di corso Matteotti siano al centro della vita degli studenti che ogni giorno varcano la soglia dei vicini istituti scolastici per dissetare la propria sete di conoscenza, unica vera arma contro la discriminazione e la violenza, di qualunque genere sia”.

In memoria dei caduti e dei deportati, tutta la cittadinanza è invitata alla cerimonia organizzata da Cgil, Cisl e Uil, Anpi, Comune e Provincia di Lecco per ricordare il sacrificio dei lavoratori lecchesi per la libertà e il riscatto dell’Italia dalla dittatura.

7marzo anpi