LARIO RETI/CALL CENTER INUTILE: DISAVVENTURA BALLABIESE, PARLA CHI È RIMASTO A SECCO

BALLABIO – “Ballabio News? Mi rivolgo a voi perché ormai non so più con chi devo parlare“. Sono quasi le otto e mezza di sera di venerdì, una famiglia residente in zona semaforo di via Mazzini è rimasta senz’acqua. Ovviamente il primo passo è chiamare il numero verde. E ciò si rivela una esperienza al limite dell’assurdo. “Quando siamo rientrati alle 19:45 dal rubinetto scendeva un flusso debolino fino a disseccarsi in un quarto d’ora”, dice l’interlocutore. “Stiamo telefonando ma non risponde nessuno. Abbiamo provato anche con i vigili. Voi sapete che cosa sta succedendo?”

In zona sono in corso lavori ai servizi sotto la pavimentazione, ma per saperne di più inizia qui in redazione il solito giro di chiamate alle “fonti” per capire se il problema è generalizzato e come mai il canale comunicativo dell’azienda non offra rassicurazioni.

Risultati immagini per call centerVeniamo a sapere che ormai da qualche anno al numero verde risponde un call center esterno solitamente messo al corrente anche dei problemi imprevisti. Stiamo per arrivare al contatto che manca al nostro concittadino, quando sotto arriva la sua seconda chiamata.

“Finalmente siamo riusciti a parlare con loro”. Bene, cosa hanno detto? “Che l’erogazione è stata sospesa alle 20, ce ne eravamo accorti…”.
Vi hanno offerto una previsione di tempo sulla sospensione? “Evidentemente glielo abbiamo chiesto e sa cosa ci hanno risposto? Che non lo sapevano, non sapevano che cosa fosse successo”.

Lasciamo al lettore valutare se queste siano informazioni utili per il cittadino che vuole gestire questo genere di problematica. E se il servizio che paghiamo in bolletta debba prevedere una voce di costo… così informata.

Nel frattempo l’acqua dopo un’ora, dieci alle nove, è tornata a sgorgare con il solito impeto. Sporca di terra come capita quando l’acquedotto viene toccato.

Non certo potabile, ma dai solo per un po’… Adesso che siamo invasi da tanta comunicazione non serve mica dirlo. Sono cose da vecchi, di quando si chiamava l’addetto del Comune.
In tempi di internet non vorrai mica ancora simili reperti di archeologia???…

N. A.