LA MEDITAZIONE DOMENICALE DI DON GIANBATTISTA: GESU’ INATTESO DONO PER OGNI UOMO

Quest’anno il Natale capita di lunedì, la domenica ne parrebbe quasi mortificata, ma vorrei ci gustassimo questa prima pagina di Matteo pur nella lunga filza di nomi apparentemente aridi. Ne confesso, per me, il fascino che non sta certo negli insoliti suoni di nomi così poco consueti all’orecchio, ma nello svelarsi, dietro ai nomi, delle persone di cui il Testamento antico ci dà conto.

Meraviglia non sia sempre un conto buono, non tutti quei personaggi son stati esemplari, forse nemmeno raccomandabili, eppure il Signore Gesù, che poteva certo scegliere altrimenti, non ha fatto opzione alternativa. Mi pare molto consolante l’insegnamento: Gesù viene tra la gente che trova, non sempre la migliore: proprio perché viene sol per lei. Viene a dare opportunità di maggior bene a chi può far meglio, ma anche a chi ha bisogno di emergere dalla debolezza e dal male. È consolante anche per me, credo per ciascuno, se ci guardiamo dentro, non sempre possiamo leggere umanità brillante, generosa, limpida e solidale: il Signore Gesù, che ha fatto quella scelta certo avrà cura anche di noi, della nostra esiguità e debolezza, quantomeno della nostra ferialità. La pagina mi dona anche altro fascino scritta com’è con l’intento di mostrare il tempo perfetto, il più opportuno a quella nascita.

La costruzione è accurata di numeri giocati sul sette della compiutezza (addirittura ampliato) e sul tre della perfezione: un tempo giusto per Gesù. Mi piacerebbe fermarmi sui personaggi, facendoli emergere dalle pagine antiche. Cenno solo alle 4 donne richiamate: Tamar, Rahab, Ruth, la non nominata Betsabea, tutte straniere; non stonano nella sequenza, sottolineano anzi l’interesse universale (ricordiamo che l’ebreo è tale per la madre, non per l’uomo).

Così quest’infilata di nomi, in apparenza, registrazione arida rivela – più al cuore che all’occhio – l’inconscio cammino dell’umanità verso il Messia, il Signore Gesù, Figlio di Dio e uomo tra gli uomini e più l’anelito provvidente di Dio a porre la sua “tenda” di condivisione e d’amore. 

DON GIAMBATTISTA MILANI RITAGLIODon Gianbattista Milani
Parroco di Ballabio

 

 

 

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