BONO VS PRO LOCO, LA STORIA CONTINUA. “DI FATTO SONO STATA ESPULSA, I BILANCI SONO SEGRETI?”

BALLABIO – Stessa storia, stesso posto, stesse richieste senza alcuna risposta. La protagonista della vicenda è sempre Paola Bono, moglie dell’ex sindaco Luigi Pontiggia, che già nel dicembre 2016 ci scriveva lamentandosi della situazione con la Pro Loco ballabiese. Situazione a quanto pare rimasta identica dopo più di un anno.

“Ancora una volta la vicenda dei mancati riscontri dalla Pro loco cittadina dal dicembre 2016 è ancora aperta. Le mie richieste fatte al presidente della Pro loco da alcuni anni, sempre dello stesso contenuto, sono rimaste inevase anche se inoltrate, per conoscenza, all’UNPLI nazionale e regionale per ben due volte.

Di seguito quanto accaduto:

  • Nonostante la nota inviata dal mio avvocato al Presidente della Pro Loco in data 10 febbraio per il rilascio dei dati, ad oggi non sono mai stati forniti .
  • L’anno scorso dopo aver effettuato, come tutti gli anni precedenti, il pagamento della quota sociale per l’anno 2016, sia con bonifico e poi con vaglia postale, in entrambi i casi la somma non è stata accettata. Di fatto sono stata “espulsa” senza alcuna motivazione scritta dall’Associazione, nonostante l’art. 5 dello statuto stabilisca che “la mancata accettazione deve essere adeguatamente motivata”. Evidentemente in Pro Loco i soci contano Zero.
  • Le ENTRATE della Associazione sono abbastanza intuibili viste le “migliaia e migliaia di presenze” alla fiera del Taleggio, come affermato annualmente dal Presidente sui giornali, compresa l’edizione del 2017. C’è da chedersi quali siano i valori delle USCITE.
  • Inoltre i conti della Pro Loco dovrebbero essere pubblici per una questione di trasparenza e di rispetto nei confronti dei cittadini, vista la convenzione onerosa sottoscritta nel 2015 con l’attuale Amministrazione Comunale. Peraltr0, a fronte delle innumerevoli richieste rimaste inevase ,mi sorge il dubbio che i bilanci siano segreti ed i soci siano pochissimi. Strano ed alquanto insolito che il tesoriere ed i revisori non si siano degnati di consegnarmi quanto richiesto”.

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