PASTORE AI RESINELLI SOTTO PROCESSO, BALLABIESE LO SCAGIONA. E COI FORESTALI “C’ERA LA BRAMBILLA”

LECCO – “Scagionato” da due testimoni-chiave il pastore lecchese Claudio Farina, sotto processo a Lecco con l’accusa di maltrattamenti di animali all’alpeggio dei Piani dei Resinelli. Dopo la deposizione dei veterinari che hanno raccontato la situazione, mercoledì è stato ascoltato anche un pastore ballabiese “vicino” di alpeggio di Farina, Matteo Manzoni, che ha ricostruito puntualmente l’accaduto.

Secondo Manzoni, il collega “Accudiva il bestiame secondo le regole e non ha mai maltrattato alcun animale, anzi era sempre disponibile nella pulizia dell’alpeggio e nel tenere gli animali”.

brambilla-con-cuccioli-beagle-681x1024La vicenda risale al 4 luglio del 2013, quando la Forestale fece visita all’azienda di Farina a Molteno, quindi salì all’alpeggio dei Resinelli. Il veterinario e due agenti del CFS gli contestarono i maltrattamenti verso due cani e alcune pecore.

Sentita dal giudice Nora Lisa Passoni, la moglie dell’imputato Maria Pia Spreafico, ha dichiarato tra l’altro che “Alla porta d’ingresso dove vengono custoditi gli animali si presentò – accanto al veterinario e ai Forestali – anche l’onorevole Michela Vittoria Brambilla” (nota per le sue posizioni animaliste, ndr). In aula il difensore dell’imputato, Paolo Rivetti, aveva già chiesto all’accusa e al giudice di appurare “in quale veste e che ruolo avesse l’ex ministro Brambilla” in quell’occasione.

Il processo potrebbe concludersi il prossimo 4 ottobre con la discussione e molto probabilmente la sentenza finale.