MOTORI: MULTE SALATE PER LO SMARTPHONE ALLA GUIDA, MA NIENTE LIMITI A 150 KM/H

ROMA – Il nuovo codice della strada è quasi definitivo. A febbraio ne avevamo parlato: a destare scalpore era stata in particolare la proposta – che da tempo sta parecchio a cuore alla Lega – di aumentare il limite di velocità a 150 chilometri orari in alcune autostrade, quelle a tre corsie, nei tratti rettilinei e in cui non si verificano incidenti da tre anni.

Eppure questa proposta è sprofondata. Del resto avrebbe celato non pochi rischi dal momento che con le tolleranze del caso sarebbe stato possibile scorrazzare a quasi 170 all’ora senza incappare in sanzioni gravi. L’unico cambiamento che toccherà le autostrade, per il momento, sarà l’ammissione anche ai motocicli a partire da 125 cc. Sempre in tema due ruote: ai semafori le biciclette avranno una linea di stop più avanzata rispetto a quella dei veicoli a motore; tuttavia – contrariamente a quanto era stato inizialmente proposto – gli amanti dei pedali non potranno circolare in contromano, nemmeno nelle “zone 30”.

Bocciata anche l’idea di imporre il divieto di fumare a bordo. Resta invece attiva – per fortuna – la battaglia contro la piaga dell’utilizzo del cellulare alla guida. Un giro di vite che si spera basti per fare capire questo pericolo: le sanzioni partiranno da un minimo di 422 euro per arrivare fino a un tetto di 1.697; senza considerare la sospensione immediata della patente da 7 a 60 giorni. In caso di recidiva, poi, le pene aumentano: multe da 644 a 2.588 euro e ibernazione della patente da uno a tre mesi, oltre alla decurtazione da 5 a 10 punti. E non si vietano solo gli smartphone, ma qualsiasi dispositivo elettronico – eccezion fatta solo a patto che sia collegato via auricolare o bluetooth.

Maggiore attenzione anche per l’altra piaga che determina un grande numero d’incidenti: la guida in stato d’ebbrezza o sotto effetti di sostanze stupefacenti. In questo caso controlli anche della saliva e sanzioni da 422 a 1.697 euro.

Non mancano novità in materia di parcheggi: da un lato infatti verranno predisposti degli stalli per le donne in dolce attesa o con a bordo figli fino a 12 mesi; d’altro canto saranno inasprite le pene per chi occuperà posti riservati ai diversamente abili (-4 punti), ad auto elettriche o comunque sul marciapiedi. Le sanzioni infatti per queste infrazioni partiranno da uno zoccolo di 167 euro e toccheranno un tetto di 647.

Alessandro Tonini
atonini@iperg.net

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