INTELLIGENZA ARTIFICIALE E APPLICAZIONI: IL FUTURO È OGGI

Una vera e propria rivoluzione nella vita di tutti i giorni: la tecnologia ci sta cambiando l’esistenza e sta modificando radicalmente le nostre abitudini, quasi senza che ce ne accorgiamo. Eppure, i cambiamenti sono spesso accompagnati da un senso di inquietudine, soprattutto perché numerosi quesiti, sia sotto l’aspetto etico, sociale che economico, non sono stati ancora risolti o affrontati.

Stando a delle recenti ricerche portate a termine da IDC a livello mondiale, l’intelligenza artificiale garantirà i più importanti effetti benefici all’IT, ma anche agli operation team, così come allo sviluppo di prodotti. Sembra che l’impatto positivo dell’intelligenza artificiale si manifesterà in modo particolare sulla produttività della forza lavoro, offrendo un margine più ampio di ricavi, ma anche rendendo più rapidi i vari processi decisionali.

Intelligenza artificiale? L’esempio del software AlphaGo

C’è da temere l’intelligenza artificiale e il binomio robot-uomo oppure da assecondarlo? Una delle svolte più interessanti è avvenuta due anni fa, quando l’intelligenza artificiale AlphaGo, sviluppata da parte di una società di ricerca avanzata che fa capo a Google, DeepMind, ha battuto il campione planetario di Go. Per chi non lo sapesse si tratta di un gioco molto complesso che, secondo qualche addetto ai lavori, non sarebbe stato minimamente comprensibili da parte delle intelligenze artificiali. E un altro “match” che è passato alla storia è quello tra il campione di un videogame di strategia come StarCraft II, ovvero Grzegorz Komincz, che ha affrontato il medesimo software: se le previsioni facevano pensare ad una partita piuttosto equilibrata, in realtà non c’è stata davvero storia. Infatti, AlphaZero non ha lasciato nemmeno le briciole a Komincz, battendolo 5-0.

Insomma, sembra proprio che l’intelligenza artificiale potrebbe essere anche sfruttata per imparare cose nuove, riuscendo a trarne spunto sia dal punto di vista della creatività che per quanto riguarda l’intuizione, anche perché, spesso e volentieri, vengono impiegate delle strategie completamente differenti in confronto a quelle scelte dall’uomo.

Più volte già utilizzata nell’intrattenimento, l’intelligenza artificiale promette di cambiare moltissimi campi della nostra quotidianità, anche se bisogna accorgersi che tante cose sono già cambiate. Non ci vuole certo un genio per capire come i vari assistenti virtuali come Alexa, Siri e Cortana svolgano già diverse funzioni che normalmente vengono svolte da noi umani. Per non parlare della domotica, con i tantissimi dispositivi che si sono diffusi sul mercato e sono in grado di accendere e spegnere le luci di casa in via del tutto autonoma, avviare per conto proprio la lavatrice e molto altro ancora.

L’applicazione dell’AI in tanti settori

Sembra che l’aspetto più positivo di tutti questi dispositivi connessi all’intelligenza artificiale sia rappresentato dal fatto di potersi riappropriare, in qualche modo, del tempo che tante attività portano inevitabilmente via. I campi in cui poter sfruttare l’AI sono tantissimi. Un esempio? Basti pensare al fatto che gli agricoltori la stanno impiegando per poter aumentare il proprio livello di produttività. In che modo? Sfruttando specifici dispositivi di AI, infatti, si può prevedere il momento più adatto per piantare le colture e controllare la relativa crescita. Anche nel campo della mobilità ci sono tanti concept che sono stati sviluppati nel corso degli ultimi anni, basati proprio sull’intelligenza artificiale, che hanno lasciato il mondo intero a bocca aperta.

L’applicazione dell’intelligenza artificiale, ormai, non è più limitata ai laboratori di ricerca, ma ha sconfinato in un gran numero di settori. Nella sanità, ad esempio, il potenziale è veramente impressionante, visto che l’analisi dei big data e della storia clinica dei pazienti può portare a soluzioni estremamente efficaci per i loro trattamenti. Passi in avanti importantissimi anche in riferimento alla previsione e all’azione preventiva rispetto a patologie o epidemie in grado di diffondersi su larga scala, per non parlare delle numerose applicazioni relative all’e-health che sono state realizzate nel corso degli ultimi anni. È probabile, però, che il settore in cui è emerso di più l’impatto dell’AI è sicuramente quello delle auto autonome. Stando alle previsioni di BlackRock, entro il 2025 circa il 98% delle vetture saranno connesse, mentre entro il 2035 circa il 75% delle auto sarà a guida autonoma.