BALLABIO – Non lo esplicita chiaramente, ma si comprende che la sindaca Alessandra Consonni ha dei dubbi sull’episodio di cronaca nera denunciato da una 32enne di Lecco, avvenuto sabato sera nella zona tra via Fiume e via Cavour. In un lungo intervento su Facebook la prima cittadina descrive “in soggettiva” (era da quelle parti, proprio nella zona e all’ora della presunta aggressione):
DA ADDETTA A CONSEGNA PIZZE DENUNCIA PER FATTI AVVENUTI
NEL PAESE PRESIDIATO: RISPONDERE A CIRCOSTANZE INQUIETANTI
“Una persona, addetta a consegna pizze da asporto, ha presentato denuncia per fatti che sarebbero avvenuti nella serata di ieri, sabato 18, poco dopo le ore 21. Luogo dei fatti denunciati, tra via Fiume e via Cavour. Nello stesso momento, il paese era presidiato dai Carabinieri impegnati nella attività di controllo al fine di prevenire il raggiungimento delle seconde case da parte di villeggianti in violazione delle norme anti Covid-19. Io stessa – dettaglia Consonni – , sempre in quel momento, mi trovavo proprio in via Fiume allo scopo di consegnare circolari con avvisi e mascherine a persone in quarantena, attività che svolgo generalmente di sera quando vi sia maggior necessità di tutelare la privacy di questi concittadini. Inoltre cittadini residenti in loco mi informano di non aver rilevato situazioni sospette e di non non essersi accorti di niente”.
“Quindi, oltre alla solidarietà alla denunciante in attesa di conoscere gli sviluppi dell’indagine aperta dai Carabinieri di Lecco – conclude la sindaca –, credo che la priorità sia capire come è possibile che si possa verificare un episodio quale quello denunciato in un paese presidiato dai Carabinieri, a pochi passi dal giro compiuto dal sindaco, senza che i residenti in loco si siano accorti dell’aggressione a una donna da due stranieri, come da lei denunciato: credo che rispondere a queste inquietanti domande possa aiutare le forze dell’ordine a garantire un controllo ottimale del territorio”.
Parole che aprono uno squarcio “inquietante” sull’accaduto. In sostanza, appare chiaro come la versione denunciata dell’episodio non convinca Consonni. Nel frattempo, i Carabinieri della Compagnia di Lecco indagano.
RedBN
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