CALCIO LOMBARDO: PERIODO PARTICOLARMENTE POSITIVO

Le squadre lombarde che hanno partecipato al campionato appena concluso erano quattro e, anche se il Brescia è retrocesso, per una squadra che scende dalla A un’altra sale dalla C alla B piena di speranza. Si tratta di un periodo particolarmente florido per il calcio lombardo che pian piano sta risalendo la china e sta scoprendo un’Atalanta che merita sempre più applausi.

IbrahimovichInter e Atalanta l’anno prossimo di nuovo in Champions: Milan in Europa League

La Lombardia è una delle regioni più ricche d’Italia e detiene attualmente il record di squadre che hanno partecipato alla Serie A, anticipando l’Emilia Romagna. La regione di Milano ha visto partecipare ben 11 club provenienti dal proprio territorio, mentre l’Emilia Romagna 9. Dice addio alla Serie A quest’anno il Brescia, nonostante avesse vinto il campionato di Serie B dello scorso anno e addetti ai lavori e scommesse sportive lo davano fra le favorite per la salvezza anche in seguito all’acquisto di Mario Balotelli a inizio stagione. Le altre tre squadre della Lombardia si sono comportate molto bene: il Milan ha ritrovato entusiasmo, continuità e un leader come Ibrahimovic, che è stato capace di dare una mentalità vincente ai propri compagni, l’Inter ha lottato non senza difficoltà per la vittoria del campionato, terminando a una sola lunghezza dalla Juventus e l’Atalanta ormai non è più una sorpresa ed è riuscita a qualificarsi per il secondo anno consecutivo alla Champions League, competizione che le spetta di diritto.

Galliani MonzaMonza in B insieme a Brescia e Cremonese

Non sono soltanto le vittorie a definire i periodi positivi, ma anche la pianificazione e la costruzione di basi per il futuro, presupposti fondamentali per vincere. Tale discorso vale sia per le più blasonate Inter e Milan, che sono passate dal dominare in Europa e in Italia agli inizi del 2000 a ricostruire un’identità a partire dalla stessa società negli ultimi cinque anni, sia per squadre “minori” come Cremonese, Brescia e Monza. Le rondinelle del presidente Cellino hanno vinto ottimamente il campionato di Serie B dell’anno scorso, hanno messo in evidenza talenti di primo livello come Tonali, Sabelli e Papetti e possono contare sul paracadute garantito alle squadre retrocesse dalla A alla B per approntare una rosa che possa celermente risalire in massima serie. Discorso diverso, ma simile, per la Cremonese che l’anno appena trascorso aveva fatto degli investimenti tecnici importanti portando a Cremona giocatori del calibro di Ciofani, Ceravolo e Deli e trattenendo pezzi importanti e apprezzati da altri club come Mogos e Boultam. L’obiettivo dei playoff quest’anno è saltato, ma come dicevamo le basi per un campionato da protagonisti per l’anno prossimo ci sono tutte. E poi c’è il Monza, le cui gesta di questi ultimi anni potrebbero addirittura diventare di ispirazione per una serie TV su Netflix: la squadra legata a Berlusconi e Galliani ha letteralmente dominato il girone A della Serie C laureandosi campione e imponendosi all’attenzione di media e appassionati.
Quanto di buono stanno facendo le squadre lombarde è frutto di una rivoluzione nella mentalità e nella gestione dei club che ha toccato tutto il calcio europeo. L’Atalanta è sicuramente l’esponente più virtuosa di questo concetto, ma gli altri club come Milan, Inter, Cremonese, Monza e Brescia non sono da meno.