PASSERELLA BELVEDERE: 130MILA€, A COSTRUIRLA GLI STESSI DEL TAGLIO DEI PINI A MALGRATE

RESINELLI PARCO VALENTINO piattaformaPIANI DEI RESINELLI – Eccola la “passerella panoramica” sul Belvedere, indicata nero su bianco sul sito dell’amministrazione della Comunità Montana Lario orientale-Valle San Martino, nel programma triennale delle Opere Pubbliche del 2018-2020 per un costo di 130.000 euro. Il gruzzoletto viene da Regione Lombardia nell’ambito della Strategia di Sviluppo Locale “Valorizzazione turistica delle Valli Prealpine della Provincia di Lecco: Grigne, Valsassina e Pian dei Resinelli”, e l’intervento comprende la riqualificazione e la messa in sicurezza del sentiero del Parco del Valentino, più l’implementazione del sistema turistico multimediale della zona – che siamo davvero curiosi di scoprire in cosa consisterà nella pratica.

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Ma intanto torniamo alla teoria, perché il presupposto per fare le cose è valutarle attentamente prima di prendere decisioni e passare all’azione. L’appalto per la costruzione dell’opera risulta affidato alla ditta Cerri SRL di Talamona (SO), per un totale di 81.285,33 euro. Vi ricorda qualcosa? Si tratta della stessa azienda che ha eseguito i lavori di “riqualificazione” sul lungolago a Malgrate. In quel caso, per conto del Comune – che fa parte della stessa Comunità Montana Lario Orientale autrice del progetto ai Resinelli.

Anche lì, la volontà di rendere la zona più attrattiva per i turisti (cosa su cui siamo d’accordo, per carità) era sfociata nell’abbattimento brutale dei dodici pini secolari sull’ultimo tratto di passeggiata, causando l’indignazione e la protesta dei gruppi ambientalisti locali. Evidentemente sviluppare il turismo tutelando il paesaggio e il patrimonio arboreo sono due cose che proprio non potevano andare d’accordo. Quindi, vai con la motosega!

pini-malgrate-2-300x225Inutili i tentativi di intavolare un dialogo con le istituzioni e cercare una mediazione: secondo WWF e Legambiente l’intervento avrebbe creato un danno al Comune per 300mila euro e hanno già presentato un esposto a riguardo.

Ma tornando alla passerella, dopo aver raso al suolo dodici pini senza tanti complimenti, la stessa ditta è stata ingaggiata da Comunità Montana per modificare il Belvedere con la struttura che qualcuno ha definito “gigantesco bastone per selfie” e che oggi vediamo sfavillare al sole fin dalla Lecco-Ballabio.

Un deturpamento del fianco più maestoso e affascinante del Coltignone, avvenuto nel bel mezzo del mese di agosto, nel silenzio assordante delle istituzioni e degli enti, all’insaputa dei cittadini.

Questo è, forse, l’aspetto su cui vale la pena riflettere: quando si parla di opere pubbliche di queste proporzioni, e quindi di messa in discussione del patrimonio naturalistico e ambientale di un territorio, non sarebbe forse il caso di aprire dei tavoli di lavoro, discuterne pubblicamente, condividere le decisioni e cercare mediazioni?

Sofia Bolognini