COME SI EVOLVE IL COMMERCIO ELETTRONICO?

I gel disinfettanti per le mani e gli smartphone sono tra i prodotti più cercati dagli italiani che si dedicano allo shopping online. Come era prevedibile che succedesse, la pandemia da coronavirus ha favorito una piccola grande rivoluzione nel settore degli acquisti su Internet. Questo, almeno, è ciò che si può dedurre analizzando le ricerche dei consumatori del nostro Paese. L’effetto lockdown ha fatto sì che tra il 2019 e il 2020 ci sia stata una crescita di oltre il 20% delle ricerche sul web. È diminuito del 3% il volume di affari sul canale digitale, sceso a 30 miliardi e 600 milioni di euro: un ruolo importante in questo trend negativo è da attribuire alla discesa dei servizi di quasi il 50%. Per contro, l’acquisto di prodotti nel giro di un anno è aumentato di 5 miliardi e mezzo, fino a un totale di 23 miliardi e 400 milioni di euro.

Quali sono gli articoli più ricercati

Due ricerche su cinque si sono focalizzate su quindici categorie precise. La prima posizione in graduatoria è occupata dagli smartphone, mentre al secondo posto si trovano i coadiuvanti e gli integratori. Sul terzo gradino del podio ecco, invece, i notebook. Ai primi posti ci sono anche i congelatori, i frigoriferi, i climatizzatori, i televisori, le calzature sportive, i prodotti per la cura della persona e i prodotti per la casa.

I codici sconto

I codici sconto che si possono usare facendo shopping online rappresentano di certo un incentivo per gli acquisti su Internet: basta andare sul sito ScontieBuoni.it per trovarne a iosa, per le categorie merceologiche più diverse. Con un Codice Sconto Dyson, per esempio, si ha la possibilità di risparmiare andando alla scoperta del ricco assortimento di prodotti di questo marchio, con numerosi elettrodomestici per la pulizia della casa e un sacco di altri articoli per la cura del corpo e della bellezza. In virtù della collaborazione con Mediaworld, nota catena di distribuzione, chi va sul sito ScontieBuoni.it ha l’occasione di usufruire di un ampio ventaglio di offerte Dyson su tutti i modelli più importanti e su tutte le serie a disposizione. I coupon attivi vengono indicati con informazioni complete ed esaustive; ovviamente viene indicata anche la data di scadenza entro la quale ogni codice sconto deve essere utilizzato, pena la fine della sua validità.

Gli effetti del coronavirus

La situazione di emergenza sanitaria che è stata innescata dalla diffusione del coronavirus ha fatto sì che le abitudini degli italiani siano state almeno in parte condizionate, come pure le loro effettive esigenze. Come è evidente, lo smart working e in generale gli stili di vita nuovi hanno finito per agevolare particolari categorie: giusto per citare un esempio, la possibilità di trascorrere più tempo in casa ha consentito di dedicarsi alla cura del corpo e della salute in misura più consistente rispetto al passato. Ecco, quindi, che il dominio tra i prodotti spetta all’iPhone 11, ma numeri interessanti sono stati fatti registrare anche dall’Amuchina e da un modello di aspirapolvere Dyson. Come è ovvio, la top 15 vede anche la presenza delle mascherine per proteggersi dal contagio.

Chi acquista su Internet

Come già era stato constatato negli anni precedenti, anche nel corso del 2020 gli uomini hanno eseguito più ricerche rispetto alle donne. La quota delle ricerche di prodotti e servizi da parte delle donne è aumentata nei mesi di aprile e maggio; la maggiore attività dei maschietti, invece, è stata riscontrata nel mese di novembre. Prendendo in esame le caratteristiche degli acquirenti in base alla fascia di età, si scopre che un quarto degli utenti più attivi ha tra i 25 e i 34 anni. Va detto, però, che lo scorso anno è aumentato in misura significativa l’interesse degli utenti tra i 18 e i 24 anni, con una crescita di oltre il 110% tra il 2019 e il 2020. Notevole anche il dato in rialzo per gli over 65, con un aumento che sfiora il 40%. Infine, vale la pena di fornire alcuni dettagli di carattere geografico: ebbene, la Lombardia, la Campania e il Lazio da soli hanno totalizzato oltre il 50% dell’attività complessiva, il che vuol dire che hanno contribuito a una ricerca su due in Italia.