17 VOLTE LA BALLABIO-RESINELLI: “EVERESTING 2.0” PER IL 21ENNE GABRIELE SCAIOLI

BALLABIO/PIANI DEI RESINELLI – Per dirla con l’ormai iconica frase del cantante Achille Lauro: “Ci sono cascato di nuovo“. Dopo il primo Everesting sul passo Agueglio e i 10 muri di Valle e lago in poco meno di due mesi, Gabriele Scaioli si è superato di nuovo, completando l’incredibile sfida dell’Everesting 10mila: 17 salite da Ballabio al piazzale dei Piani dei Resinelli, per un dislivello positivo complessivo di 10.030 metri, in quasi 20 ore di tempo, 16 delle quali passate in sella alla sua bicicletta.

“Ero indeciso se farlo in questo periodo o più avanti, per via del caldo, ma la voglia di scalare ancora l’Everest in bici era superiore al gran caldo di queste settimane – ha spiegato il 21 enne primalunese -. Organizzato come sempre all’ultimo, opto per la tratta Ballabio-Resinelli, anche se bocciata da tutti per via del traffico e del manto stradale a tratti pessimo. Anticipo di un’ora la partenza e alle 15 parto per la prima salita, le prime due sono solo, poi iniziamo ad arrivare amici in bici e saliamo insieme”.

“Passano le ore e arriva il buio; anche se estate, la temperatura cambia, foratura, cambio e via per le altre salite. In poco tempo arriva l’alba, si spegne la frontale e si inizia a salire per le ultime scalate. Ed ecco che arriva l’ultimo giro, con grande emozione salgo verso il traguardo e ad aspettarmi ci sono amici e parenti per festeggiare. È andato tutto bene, mai avuto crisi o anche solamente pensato di abbandonare o di non farcela. Per quanto riguarda la bici, ho avuto una foratura di notte, quindi ho perso circa mezz’ora, perché gli attrezzi li avevo in macchina a Ballabio ed io ero a metà strada, allora sono scesi in macchina alcuni che erano con me, poi il tempo di sistemare e sono ripartito”

“Su 17  salite ne ho fatte solamente 3 da solo, sono sempre stato accompagnato da qualcuno; di notte ho avuto la fortuna si avere una macchina dietro per quasi tutta notte, che mi faceva più luce rispetto alla mia frontale sul casco” continua Gabriele.

Un altro obbiettivo centrato, tanta soddisfazione, un mega ringraziamento a chi è venuto ad accompagnarmi per qualche salita o solamente a chi è passato per un saluto. Mi piacciono le sfide, soprattutto quelle individuali, bisogna avere tanta motivazione e per questo ne ho parecchia, non so da dove la prendo ma so solamente che arrivo sempre carico a mille prima di affrontare le salite. Certamente serve anche parecchio allenamento, lavorando non si ha molto tempo disposizione, ma quando ci si mette in testa qualcosa che a tutti i costi si vuole ottenere, ci si impegna più del possibile, ed infine come tutte le cose ci vuole sempre sacrifico e tanta fatica” .

E non si sa quali e quante sorprese potrebbe avere in serbo il futuro: “Ora mi piacerebbe tesserarmi in qualche società ed iniziare a gareggiare, mettendomi alla prova anche con altre persone, ma di Everesting ce ne sono ancora, quindi prima o poi si dovranno rifare. Tra fare queste cose e fare gare la cosa cambia, ora proverò a gareggiare, così mi confronto anche con altra gente e non solo con me stesso. Speriamo di tenere duro, poi, come in tutti gli sport, a questa età (21 anni) è difficile diventare qualcuno o fare qualcosa di grande, anche se è vero che sono solo quasi 4 mesi che vado in bici. La strada è molto lunga…”

I dati dell’impresa: 10030D+; 248 km; tempo in movimento 16.25h; rempo totale 19.56 h.