INDOVINA? LA LECCO-BALLABIO CHIUDE STASERA. ANAS LO COMUNICA MENO DI 8 ORE PRIMA

LECCO/BALLABIO – Che le chiusure della SS36 racc, molto più conosciuta come “nuova Lecco-Ballabio”, siano assai frequenti, è cosa nota. Che da qualche tempo a questa parte, alcune di queste circostanze avvengano con un preavviso minimo se non addirittura inesistente, pure. Nel segno della nuova via (chiusa…) dell’ANAS ente gestore del martoriato “Raccordo Lecco-Valsassina” ecco l’ultimo episodio della saga, in ordine cronologico. Del quale diamo conto ai nostri lettori pubblicando integralmente l’e-mail giunta alla redazione alle 13:36 di oggi:

Milano, 16 dicembre 2021

Programmate le attività per la manutenzione programmata degli impianti a servizio delle gallerie “Valsassina” e “Passo del Lupo”, sulla strada statale 36 racc “Raccordo Lecco-Valsassina”.

Per consentire lo svolgimento dei lavori, la statale sarà chiusa in entrambe le direzioni dal km 0 al km 9, compreso gli svincoli, in orario notturno dalle 21.00 di stasera 16 dicembre fino alle 5.00 di domani.

Il traffico sarà deviato sulla viabilità provinciale con indicazioni sul posto.

Grazie mille, specie per l’anticipo.

A volte, questo e altri giornali vengono criticati poiché “si permettono” di esprimere opinioni, a lato della stretta cronaca quotidiana. Orbene, accanto ai fatti elencati ci permettiamo oggi (eccome!) di dire la nostra. Specie perché si tratta di quanto pensano ed esprimono in vari modi tanti lettori e in generale persone colpite dalle continue manutenzioni delle gallerie tra Ballabio e il capoluogo: non se ne può più, in particolare del preavviso minimo – in questo caso: meno di otto ore – col quale viene comunicato pressoché ogni intervento che comporti chiusure dell’unica tratta “veloce” tra Valsassina e resto del mondo.

Ripetiamo: ai giornali la nota dell’ANAS è arrivata a sette ore e mezza dallo stop alla circolazione. Che oltretutto avviene a partire dalle nove della sera – non esattamente nel cuore della notte.

Lo sfogo rimane sterile se si limita alla critica “al vento” – seppure letta da qualche migliaio di interessati.

Tra questi però (e lo sappiamo bene) vi è fior fiore di amministratori pubblici, politici e tecnici del settore. A loro il compito di trasformare la voce del giornale, che interpreta comunque lo stato d’animo di gran parte dei suoi lettori/cittadini incazzati, da invettiva ad atto pratico. Quantomeno provando a comprendere il perché 1) dei tanti, tantissimi interventi per la famosa manutenzione programmata degli impianti e 2) dei tempi zero nella comunicazione, se proprio questi lavori sono così impellentemente necessari.

La chiusura non è dettata da qualcosa di straordinario ma ad interventi di manutenzione ordinaria agli impianti tecnologici, pertanto sarebbe stato opportuno una comunicazione con un lasso temporale più congruo.
Questa chiusura, senza preavviso, si somma ai tanti disagi degli ultimi mesi, non ascrivibili ad Anas ma all’imprudenza degli automobilisti.

BN