LA FATTURAZIONE ELETTRONICA CAMBIA PELLE: TUTTE LE NOVITÀ DEL 2022

Nel 2022 sono annunciati importanti cambiamenti in tema di digitalizzazione fiscale per aziende, imprenditori e liberi professionisti dotati di partita IVA. Come si mormorava ormai da tempo, dal 2022 la fatturazione elettronica diventa obbligatoria per tutte le partite IVA, anche quelle in regime forfettario che finora ne erano escluse. Il 17 dicembre 2021, infatti, tramite una pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, l’Italia è stata autorizzata a prolungare l’obbligo di fatturazione elettronica per il triennio 2022 per tutte le partite IVA, tra le quali appunto minimi, forfettari e associazioni sottosoglia.

Il passaggio potrebbe risultare ostico per chi ha sempre operato con la fatturazione cartacea o per chi non ha grande dimestichezza con la tecnologia.

É quindi opportuno dotarsi di un software di fattura elettronica intuitivo e facile da usare, come Easyfatt di Danea. Si tratta di uno strumento completo, con un’interfaccia semplice e accessibile a tutti.

Il software rappresenta un ottimo supporto alla produttività tanto del reparto amministrativo aziendale quanto del professionista freelance e fornisce una serie di funzionalità extra per magazzino, gestione logistica, preventivi e bolle di accompagnamento, utilissime per gli e-commerce, ma in generale per tutte le aziende che operano nel settore del commercio.

Da non sottovalutare, poi, un altro cambiamento importante ormai alle porte, dettato dalla conversione in legge del Decreto Fisco Lavoro. Al momento, per comunicare le operazioni attive e passive con clienti e fornitori esteri, è necessario usare il vecchio sistema dell’esterometro periodico, cioè l’invio di tutti i dati delle operazioni del trimestre in un’unica soluzione.

Il nuovo provvedimento, che entrerà in vigore dal 1° luglio 2022, sancisce invece che questa comunicazione dovrà essere fatta con l’invio di singoli documenti XML nel formato fattura elettronica.

Tali documenti dovranno essere inviati entro il 15° giorno del mese successivo a quello in cui è stata ricevuta la fatturazione passiva.

In realtà tale modalità di invio dei documenti è già disponibile per molti contribuenti, che, a discrezione, possono decidere di utilizzarla. Da luglio di quest’anno diventerà obbligatoria.

Una soluzione che mira a ridurre il carico di lavoro e rendere più fluido l’intero processo di fatturazione.

Infine, un ultimo accenno va fatto al trattamento dei dati personali inseriti in fattura. Sulla questione è intervenuto il Garante della privacy, che si è espresso favorevolmente sulla possibilità di usare i dati fattura ed i dati fattura integrati, comprensivi di tutte le informazioni qualitative e quantitative di soggetti che non rientrano tra i consumatori finali.

Il Garante ha però messo dei paletti: i dati possono essere usati e trattati esclusivamente entro i limiti previsti dalla normativa.

Per quanto riguarda i dati dei consumatori finali, le informazioni presenti nelle fatture elettroniche possono essere utilizzate solo se c’è il rischio concreto di evasione fiscale, in seguito a controlli sui soggetti IVA.