DON BENVENUTO COMMENTA LE LETTURE: SECONDA DOMENICA DOPO PENTECOSTE

“Perché vi preoccupate?”. “Non preoccupatevi per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, né per il vostro corpo, di quello che indosserete”. Sembra che Gesù non voglia darci un consiglio ma piuttosto un ordine. In realtà ci invita a pensare correttamente. Lui sa benissimo che il cibo e il vestito, la casa e la scuola sono cose che dobbiamo cercare nella vita per poter stare bene. Quando Lui era bambino a Nazareth c’era Maria e Giuseppe che per Lui procuravano il cibo e l’acqua, e curavano la casa dove abitava. Stiamo parlando di cose necessarie alla vita e a una vita buona e sana e anche Lui lo sa, tant’è vero che oggi dice anche: “Il Padre vostro celeste sa che ne avete bisogno”.

E il punto centrale e importante sta proprio qui. Guardiamo le nostre famiglie: dove troviamo dei bambini che sono preoccupati di che cosa mangeranno o quali vestiti indosseranno? E la ragione per cui non si preoccupano sta nel fatto che sanno benissimo che ci sono i genitori che daranno a loro tutto il necessario che serve per vivere. Loro vivono perché hanno fiducia nel papà e nella mamma. Così dovrebbe essere per ciascuno di noi: vivere perché abbiamo fiducia in Qualcuno che pensa a noi e che sa tutto quello che ci è necessario. Questo Qualcuno pensa a noi e ci procura il necessario perché ci conosce bene, ci ha creati Lui ed è perciò nostro Padre.

Quando si sa che qualcuno pensa a noi e siamo in buone mani sparisce l’ansia e la paura. La paura di non farcela, la paura di non essere all’altezza, la paura di non superare una prova, la paura che certe cose vadano male, la paura di essere giudicati dagli altri, fino ad arrivare alla paura di morire. Ma il Padre che ci ha creati, ci ha creati per vivere non per morire. Quelli che non conoscono il Padre che si prende cura di loro (Gesù nel Vangelo li chiama “i pagani”) si preoccupano e sono ansiosi nel procurarsi cibo e vestiti e tutto il resto. Loro fanno bene a preoccuparsi perché si sentono in balia delle forze misteriose della natura o affidano se stessi a dei capricciosi e litigiosi completamente inaffidabili, perché “hanno orecchi e non odono, hanno occhi e non vedono” come dice un salmo.

Ma noi faremmo male ad essere ansiosi, anzi ogni volta che ci viene l’ansia e sentiamo paura dovremmo dire: “Ma io ho un Padre buono che si preoccupa di me, sono nelle sue mani, non ho motivo di avere paura, Lui ci penserà!”. È il consiglio finale che ci rivolge Gesù:

“Cercate anzitutto il regno di Dio e la sua giustizia” che in altre parole vuole dire: cerchiamo Dio nostro Padre e chiediamoci che cosa Lui vuole da me, da ciascuno di noi. Quello che Lui vuole è il bene per me, per tutti noi, per il mondo intero. Ma per arrivare a questo punto Gesù ci suggerisce un esercizio pratico:

“Guardate gli uccelli del cielo, osservate come crescono i gigli del campo” ma potremmo andare avanti a leggere come un libro tutta la natura, osservare con occhio attento il modo di vivere di tutti gli animali, osservare la bellezza e la varietà di tutti i fiori e tutte le piante! Tutto fa parte di un progetto meraviglioso che deve suscitare un’unica grande domanda: chi ha fatto tutto questo? E non si può fare altro che rispondere: Colui che ha fatto tutto questo è Uno che eccelle in intelligenza, in bellezza, in bontà. E la grande conclusione che ci offre Gesù è questa:

“Voi valete più di loro!”. Cioè valete più di tutti gli animali e le piante che sono sulla terra, valete più degli astri e delle stelle: voi siete figli di Colui che vi ha chiamati alla vita e che voi giustamente dovete chiamare PADRE! Voi siete preziosi ai suoi occhi e vi ha chiamati alla vita perché potesse dialogare con voi, vi ama e vuole sentirsi riamato da voi, vi ha fatti perfino liberi di allontanarvi da lui ma è sempre pronto ad accogliervi e a perdonarvi i vostri errori. Infatti è vostro Padre e non vi abbandonerà mai.

Auguriamoci tutti di vivere sempre con questa fiducia nel Padre che ci permette di vivere vincendo ogni ansia e ogni paura.


Don Benvenuto Riva

Parroco di Ballabio e Morterone

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