RINVIATA LA PROCESSIONE DELL’ASSUNTA. A BALLABIO LA MESSA E IL ROSARIO PER LA PATRONALE

BALLABIO – Il maltempo ha fatto rinviare al prossimo anno la solenne processione che la Comunità di Ballabio Superiore dedica all’Assunta patrona da sempre del paese. Un discreto numero di fedeli, non molti per la verità, hanno partecipato alla messa celebrata dal parroco don Benvenuto Riva nell’antica parrocchiale di Ballabio superiore. Più credenti hanno preferito partecipare alla messa delle 10 a San Lorenzo celebrata da don Andrea Mosca. La chiesa, al centro dell’antico nucleo, venne edificata nel 1412. Dal XVI al XVIII secolo la parrocchia di Ballabio è costantemente ricordata negli atti delle visite pastorali compiute dagli arcivescovi di Milano in Valsassina ed è dedicata alla Beata Vergine Assunta. All’interno si possono ammirare affreschi cinquecenteschi e ottocenteschi oltre a marmi risalenti invece al Settecento.

Nell’omelia il parroco ha ricordato ai fedeli: “Maria si stava rendendo conto che Dio aveva posato il suo sguardo proprio su lei, una piccola e semplice ragazza di Nazareth che era un villaggio di nessuna importanza della Galilea. E allora ripensa al modo di agire di Dio che è quello di annientare i progetti dei superbi, degli orgogliosi e dei prepotenti, di rovesciarli dai loro troni per innalzare gli umili. Dio è capace di ribaltare le situazioni, togliendo i loro beni ai ricchi per ricolmare di beni gli affamati e i poveri e rendere giustizia a chi ha subito l’ingiustizia. Dio agisce così: ha agito così in passato e continua ad agire così anche oggi. Ma per vedere l’opera di Dio in noi e nella storia dobbiamo fare nostro lo sguardo di Maria e dobbiamo condividere la sua fede”.


Alla sera, a causa del maltempo, è stata rinviata al prossimo anno, l’attesa la Processione con il Simulacro della Vergine Assunta per non correre il rischio di danneggiare il legno dell’antica scultura ancora molto venerata dei ballabiesi. Martedì 16 agosto si è celebrata ma messa al Cimitero della frazione superiore in ricordo dei fedeli defunti.