MORTERONE: INCONTRO PUBBLICO CON TANTA CARNE AL FUOCO

Simone Nava – Rinascita per Morterone

MORTERONE – All’incontro pubblico di Morterone tenutosi sabato scorso (24 settembre alle 17) durante il “silenzio elettorale” c’è stata una numerosa e inaspettata partecipazione. Incontro che i cittadini richiedevano a gran voce da diversi mesi, auspicandone la fissazione durante lo scorso agosto, ma all’epoca l’amministrazione aveva dichiarato “non è in agenda”. Durante la prima parte dell’assemblea il sindaco ha esposto l’attività svolta dall’amministrazione comunale in questo primo anno, ovvero:

– interessamento finalizzato alle opere di asfaltatura realizzate dalla Provincia di Lecco sulla SP 63 e gli ulteriori lavori che verranno realizzati dall’ente medesimo (in parte già decisi prima dell’elezione dell’attuale amministrazione comunale), per poi esporre le attività proprie del Comune, durante questo primo anno:
– aggiudicazione del bando per le 42 colonnine di ricarica;
–  partecipazione ad un bando per ottenere fondi per manutenzioni / migliorie dei sentieri (auspichiamo ci verrà illustrato a breve il relativo progetto);
– sulla famosa “sartoria” invece nessun aggiornamento, per ora.

Diversi cittadini speravano in una maggiore attività durante questo primo anno, ovvero che l’amministrazione comunale avesse partecipato anche ad altri bandi/richiesta finanziamenti etc stante l’attuale periodo storico (fondi Pnrr etc.) Attendiamo future notizie in merito, auspicando anche fondi per attività sportive/ricreative per i giovani, altre a vocazione turistica, servizi per i cittadini (come da proposte di campagna elettorale, rammentando che all’epoca si era parlato anche di un campeggio).

In merito ai rapporti con altre amministrazioni il Sindaco ha segnalato l’esistenza di una “stretta” collaborazione con il Comune di Lecco (in effetti vi aveva ricoperto la carica di vice-sindaco), precisando che insieme all’amministrazione lecchese stanno vagliando progetti per piste-collegamenti per mountain bike tra Piani d’Erna e Morterone. Sinergia e progetti dei quali si attende di conoscere nel dettaglio il percorso ideato e la conseguente tempistica di realizzazione. Sul punto si suggerisce di far sì che detta collaborazione tenga in considerazione, tra l’altro, anche la mulattiera Val Boazzo–Morterone. Storica via di comunicazione attualmente in condizioni tali da non consentire di poter essere percorsa in sicurezza, sia a piedi che in mountain bike e che, una volta adeguatamente manutenuta, incrementerebbe il turismo al nostro piccolo paese.

L’amministrazione ha dichiarato di essere favorevole alla strada delle Tre Valli, ivi compreso il tratto Morterone-Culmine di San Pietro. I morteronesi, parimenti favorevoli a collegamenti che incentivino il turismo ed offrano ulteriori collegamenti ai cittadini, hanno segnalato la necessità che detta via di collegamento (Culmine di San Pietro) sia resa percorribile ogni qual volta la SP 63 venga chiusa anche per pericolo slavine. Lo si rammenta, il collegamento Morterone-Culmine San Pietro era stato realizzato proprio con lo scopo di fornire un’alternativa alla SP 63 in caso di chiusura di quest’ultima. Chiediamo pertanto che ciò avvenga, ovvero che il Comune attui quanto necessario, anche in concerto con gli altri enti comproprietari, affinché Morterone non rimanga più isolato per pericolo slavine e che al contempo chi abbia la necessità di raggiungere Morterone, o dal piccolo paese recarsi altrove, possa farlo senza pericoli per la propria incolumità.

In merito alla SP 63 il sottoscritto ha proposto che il Comune si faccia portatore di un’istanza nei confronti della Provincia di Lecco e ancor più nei confronti della Regione Lombardia, anche mediante raccolta firme di residenti e non, (i morteronesi non residenti ed i villeggianti constano di oltre 300 persone) per richiedere con forza alla Regione più ricca d’Italia di realizzare il prima possibile le indispensabili strutture para-slavine. La “nostra provinciale” è infatti l’unica, o una delle pochissime, in tutta la Lombardia che viene chiusa per rischio slavine ad una quota pari o inferiore ai 1000 metri s.l.m.

Alcuni amministratori hanno tentato di osteggiare questa proposta, o meglio la osteggiavano in quanto proveniente dal sottoscritto, fino a che altri cittadini gli hanno evidenziato trattarsi di una proposta accoglibile e che dovrebbe venire attuata.

Si è poi evidenziato che il centro del paese necessita di pulizia e taglio dei boschi. Il comune ha risposto che la comunità montana si occupa con cadenza biennale di questi aspetti. Si attende pertanto che ciò avvenga il prossimo anno, anche se pare strano che la Comunità Montana imponga ai comuni tale cadenza temporale su boschi comunali.  La decisione su beni comunali non è prerogativa del comune proprietario? Attendiamo risposte chiarificatrici da parte del Vicesindaco (rappresentante del comune in Comunità montana) e/o di altri rappresentanti della Comunità Montana. Attendiamo poi che il vicesindaco ci illustri l’esito della propria attività di rappresentante comunale presso la comunità montana segnalandoci quali interventi/fondi il nostro comune otterrà da detto ente montano.

Si è anche chiesto agli amministratori di frequentare di più la cittadinanza ed il territorio (diversamente com’è possibile conoscerlo ed amministrarlo?) Sul punto il consigliere del partito Gay Alex Garau ha risposto “la domenica mattina preferisco andare in Provincia a “picchiare i pugni” per ottenere cose per Morterone piuttosto che salire per un caffè”. Ne prendiamo atto.

Il comune ha confermato l’esistenza di crediti per tributi-tasse e che le attività di recupero sono state affidate ad una società ad hoc. Trattandosi di ingenti crediti comunali (in relazione all’esiguo bilancio) è indispensabile che il Comune monitori l’attività di detta società e/o provveda in altro modo al fine di giungere al recupero di detti denari. In difetto si determinerebbe un colposo nocumento alle casse comunali.  Oltretutto qualora ciò non avvenisse i residenti e i tanti proprietari di seconde case si sentirebbero presi in giro e magari qualcuno potrebbe pensare “allora non pago neppure io…”.

L’assessore Andrea Grassi ha dichiarato spontaneamente di percepire 122 euro mensili per la propria carica pubblica. Ne prendiamo atto ed attendiamo ora di conoscere, per completezza, anche l’ammontare dei compensi di sindaco e vicesindaco.

Si è poi suggerito che la Pro Loco renda disponibile la struttura (o almeno una parte) ai giovani che in estate frequentano il paese e che venga redatto un documento/listino per l’utilizzo della sala durante il resto dell’anno.

Un morteronese, alla luce della fattiva partecipazione e delle numerose questioni trattate, ha poi richiesto futuri incontri pubblici, proponendone la fissazione con cadenza semestrale, al fine di consentire all’amministrazione di illustrare l’attività compiuta ed i risultati ottenuti. Proposta accolta favorevolmente da tutti i presenti, o perlomeno da tutti i cittadini presenti. L’assessore Grassi in merito al rispetto del programma elettorale della sua lista ha precisato che al momento della fusione con la maggioranza è stato accolto e condiviso il programma “Pesenti”. A noi risulta invece che la nuova unita maggioranza abbia adottato un programma derivato dalla fusione di quello delle due liste. Attendiamo pertanto di conoscere espressamente quale sia l’attuale programma della “unita” amministrazione.

Sull’affidamento dello Chalet: la mancata partecipazione al bando per la gestione dello chalet non è dipesa, come noto, unicamente dal canone di 100 euro mensili, ma soprattutto dalle altre condizioni e mancanza di spazio utile al suo interno (trovandosi lo stesso alle pendici del Resegone.) Si auspica per il futuro in un nuovo e diverso bando. Ribadiamo che lo chalet, stante la sua ubicazione, al fine di diventare più appetibile per un imprenditore dovrebbe essere dotato di un’attigua struttura, eventualmente reperibile mediante bandi etc., ove gli avventori potrebbe consumare cibi e bevande.

Il Sindaco ha confermato che l’ufficio comunale è aperto un pomeriggio la settimana. Riteniamo opportuno un’apertura di più giorni, tempistiche più idonee per evadere al meglio attività amministrative, istanze dei cittadini, e soprattutto redigere documentazione per ottenere finanziamenti, compilare progetti per bandi etc,, ma questa è una nostra idea.

Si è poi suggerito di aprire la casa comunale in Morterone, almeno nel periodo estivo e di porre in locazione l’appartamento ivi sito, come sempre avvenuto in passato, anche al fine di ottenere ulteriori fondi in favore delle esigue casse comunali.

Purtroppo anche in questa occasione nessuno dei sei consiglieri crandolesi era presente. Ci piacerebbe conoscere quale sia il loro interesse per Morterone e l’attività sinora svolta in relazione alla loro carica istituzionale.

In conclusione: grazie alle reiterate richieste di fissazione dell’incontro pubblico, grazie alla corposa partecipazione dei cittadini nonostante la data scelta, si ritiene che l’incontro sia stato un successo e, come proposto in assemblea, si attende tra sei mesi circa la fissazione del prossimo. In tal modo l’amministrazione potrà ragguagliare i morteronesi in merito a ulteriori risultati e progetti, anche raccogliendo future istanze della comunità.

Rinascita per Morterone
Simone Nava