CALCIO, CONCLUSO IL 10° ‘CAMP’ DEL GSO BALLABIO

BALLABIO – Si è concluso dopo una settimana, con i festeggiamenti per l’importante traguardo dei 10 anni, il Camp calcistico organizzato dal GSO Ballabio. Il Camp 2025 è stato un appuntamento speciale per tanti giovani appassionati di calcio, sotto la guida tecnica dell’ex calciatore professionista Roberto Savi, già in campo con Perugia e Bologna. Savi ha trasmesso non solo nozioni tecniche, ma anche valori fondamentali come lealtà e impegno, inclusione e spirito di squadra.

Savi, un bilancio di questi 10 anni di Camp?
“Un bilancio più che positivo di questi 10 anni di Camp organizzati in collaborazione con il GSO Ballabio. Questo è il camp più bello che faccio da oltre 20 anni, perché lo organizzo con un amico: Luca Bellani. Non tutti sanno che questo evento è nato grazie a una sua idea nel 2015. Attraverso il Camp è nata tra di noi un’amicizia sempre più forte. Ho un po’ di dispiacere perché forse il prossimo anno non ci sarà più questa proposta, non ho ricevuto conferme dalla nuova dirigenza del Ballabio”.

Quali sono gli obiettivi sportivi ed educativi che avete perseguito?
“Dal punto di vista sportivo abbiamo tentato di lasciare qualche nozione sulla tecnica calcistica per quello che si può fare in una settimana, però abbiamo notato che qualcosa rimane nei bambini e ragazzini. Comunque c’è tanta felicità in questi giovanissimi che è quello che noi vogliamo duri in loro come divertimento, educazione  e regole”.

Se il Camp non venisse più fatto, cosa rimarrà di Ballabio?
“Mi rimarrà sicuramente un ricordo indelebile perché si svolge in una località molto diversa dagli altri luoghi dove li organizzo in Brianza. È un piacere essere in mezzo al campo e vedere il campanile e la Grignetta. Devo dire che i bambini ballabiesi sono molto più educati rispetto a quelli del milanese e sono molto aperti alle novità che proponiamo loro”.

Il programma conclusivo ha visto le finali del torneo interno, esibizioni con la palla, l’inno nazionale e un rinfresc0 offerto dall’amministrazione comunale, reduce dalla posa delle pietre di inciampo, alla presenza del sindaco Giovanni Bruno Bussola. Presenti anche il parroco don Benvenuto Riva e il prefetto Sergio Pomponio. Ai bambini è stata donata una scatola con borraccia, telo e caramelle.