NON SI ARRESTA LA POLEMICA SUI MIGRANTI, BUTTI (LEGA) CONTRO TROPENSCOVINO

BALLABIO – “Capisco che si arrabbi, pensare di nascondere i problemi con le comparse in TV non è semplice. Chiacchiere e distintivo, nient’altro”. Rincara la dose nello scontro verbale col sindaco sul caso migranti Manuel Tropenscovino, consigliere comunale di opposizione e segretario del PD della provincia di Lecco. “Capisco anche che non sia abituato a ricevere opinioni diverse dalla sue e quando qualcuno dei suoi lo ha fatto purtroppo lo ha cacciato o lo ha fatto dimettere”.

L’esponente di Ballabio Futura aggiunge: “I fatti sono sotto gli occhi di tutti: in questi 10 anni si ripetono periodicamente episodi di scarsa sicurezza, senza nulla togliere al lavoro importante della Polizia Locale. E in questi 10 anni nulla ha fatto per monitorare quello che accade nel centro di accoglienza. E in questi anni Ballabio è balzato alle cronache, su TV nazionali, solo per episodi di insicurezza. Quindi quale sicurezza al primo posto? Al primo posto solo quando c’è da andare a fare le passerelle”.

Al politico del partito Democratico replica la Lega lecchese che per voce del segretario provinciale Daniele Butti (con Salvini nell’immagine a sinistra) non le manda a dire:
“Ancora una volta il PD, invece di schierarsi al fianco dei cittadini e delle forze dell’ordine, preferisce attaccare chi – come il sindaco Giovanni Bruno Bussola – si è trovato in prima linea a gestire una situazione difficile, affrontandola con responsabilità e coraggio.

E, dopo l’elenco di quanto fatto da Bussola per la sicurezza in paese, la Lega rincara: “Il PD parla di sicurezza solo per fare opposizione, ma quando si tratta di difendere concretamente i cittadini sta sempre dalla parte sbagliata. Sono gli stessi che al Governo vogliono aprire i porti e moltiplicare i centri di accoglienza, salvo poi criticare chi si trova a gestire le conseguenze delle loro scelte. Noi non accettiamo lezioni da chi in dieci è più anni di governi di sinistra ha solo aumentato burocrazia, degrado e paura nelle nostre comunità”.

RedPol

 

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