BALLABIO – Quello di martedì sera alle 19 è stato un consiglio corposo, tanti gli argomenti trattati, e nelle comunicazioni del sindaco Giovanni Bruno Bussola si è speso un minuto di silenzio anche per i tre carabinieri morti nel Veronese mentre svolgevano il loro lavoro, esprimendo anche solidarietà per il giornalista di ‘Report’ Sigfrido Ranucci dopo il gravissimo attentato subito, con Bussola che ricorda l’importanza della libertà di stampa (“a livello nazionale ma anche locale”).
E su Ballabio si è subito parlato dei fatti avvenuti qualche giorno fa, quando una giovane è stata pedinata da alcuni ospiti egiziani del centro di accoglienza sulla Provinciale; ad oggi sono stati allontanati dal territorio comunale e la ragazza – comunica il primo cittadino -, “sta bene”. Inoltre, i lavori all’altezza della galleria Giulia nella SS36 sono stati completati. Aggiunge Bussola un riscontro positivo sulle serate dei corsi della Polizia Locale.
Ma tornando ai vari punti (ben 17), si parte con le interrogazioni da parte della minoranza e illustrate da Manuel Tropenscovino. Quest’ ultimo, con pragmatismo affronta le variazioni di bilancio – di volta in volta cercando di cogliere impreparato il primo cittadino e la sua maggioranza: si scaldano gli animi in aula con l’uscita del capogruppo di minoranza che dice: “Il primo cittadino non conosce bene il regolamento comunale”. L’accusato però non risponde alle provocazioni ma si limita a gestirle spiegando come la baita di Bongo acquistata qualche tempo fa sia stata comprata con fondi differenti da quelli disponibili per gestire il problema delle 17 famiglie “abbandonate” (come asserisce Tropenscovino), a proposito della linea degli autobus che porta i giovani alla scuola media di Cremeno. Famiglie che devono scegliere se farli arrivare alle 7:20, in largo anticipo per le lezioni scolastiche, o ritardare arrivando alle 8:05. Situazione, spiega Bussola, decisamente cambiata dall’anno scorso: si sono guadagnati dieci minuti sulla tratta per i ragazzi che vanno a scuola a Cremeno.
Tra una interrogazione e l’altra se ne sentono di ogni, dal primo cittadino che “è presente solo quando deve apparire in televisione“, agli attacchi alla figura del nuovo assessore esterno, con l’opposizione che accusa di impedire lo svolgimento del ruolo di consigliere al gruppo di minoranza.
Dopo l’ottavo punto all’ordine del giorno (già due ore di consiglio…), una pausa e si stemperano gli animi sul piano di diritto allo studio, con somme ingenti investite nel futuro dei giovani e delle famiglie in difficoltà. E si arriva così all’ultimo punto, delicato: l’istanza di riconoscimento della associazione ‘Ballabio Futura’ (emanazione della lista omonima), con l’opposizione che esce dall’aula essendo come spiega il gruppo “direttamente coinvolto” per non avere conflitti di interessi. Non c’è discussione, viene votato il non riconoscimento unanimemente dalla maggioranza, lo scarno pubblico esce amareggiato per la mancanza di spiegazioni riguardanti l’ultimo punto e il consiglio infinito si conclude.
“Abbiamo approvato la delibera che non riconosceva l’associazione – ha poi spiegato il primo cittadino – con la motivazione che sebbene, ai sensi dell’art.3 dello Statuto l’associazione Ballabio Futura dichiari di essere apartitica, risulta evidente la stretta correlazione tra l’Associazione Ballabio Futura ed il gruppo politico Ballabio Futura, presente in consiglio comunale, aventi stessa denominazione e stesso simbolo.
I consiglieri di Ballabio Futura, uscendo dall’aula per conflitto di interessi e non partecipando a dibattito e votazione, hanno di fatto certificato lo scopo politico dell’associazione”.
C. A. M.
