LO SPARATORE DENUNCIATO: AVEVA TIRATO VARIE VOLTE CONTRO ARTÙ, IL PASTORE TEDESCO DEI VICINI

BALLABIO – Artù è un bell’esemplare di pastore tedesco che vive con la famiglia che lo possiede nella parte bassa del paese, non lontano da via Cinturino. Ha il “vizio” di abbaiare – caratteristica abbastanza tipica dei cani – ma questo infastidisce proprio tanto un vicino di casa, lecchese di origine ma con una seconda abitazione a Ballabio. Artù abbaia, quello della porta accanto non riesce a gestire la situazione in modo civile e allora inizia a “risolverla” a modo suo: sparando.

danilo di lauraHa delle carabine ad aria compressa con le quali (sembra più volte), “tira” da casa sua contro l’indifeso pastore. Purtroppo alla fine lo prende in pieno, con diversi pallini. Tanto da farlo finire dal veterinario che ne referta il ferimento.

Da qui scatta la segnalazione alla Questura e partono le indagini: “Analizzando le traiettorie dei colpi – racconta il nuovo capo della Mobile lecchese Danilo Di Laura – con la Squadra scientifica della Polizia siamo riusciti a risalire allo sparatore, che alla fine ha ammesso le proprie responsabilità”.

davMartedì infatti vi è stata una perquisizione in piena regola che ha consentito di trovare le due carabine nella foto a sinistra.

G. B,, 45 anni di Lecco ha provato a giusticarsi, spiegando che “il continuo abbaiare del cane lo infastidiva molto – aggiunge Di Laura – anche perché stava attraversando un periodo di grossa tensione personale”. Cosa che non gli ha risparmiato la denuncia da parte del proprietario di Artù. Nelle indagini sono state utili anche delle immagini di telecamere di privati, grazie alle quali gli inquirenti hanno “tracciato” il punto di partenza dei colpi, individuando l’autore delle fucilate ai danni del pastore tedesco. Che ora sta meglio e resta inconsapevole delle relazioni tra questi “umani” a due zampe che lo circondano; comprese le decisioni che la Procura di Lecco potrebbe prendere a carico di G. B. – a quanto pare non nuovo ad episodi del genere.

L’ipotesi di reato è quella di maltrattamento di animali, introdotto pochi anni fa e punito con la reclusione da tre mesi a un anno e mezzo – oppure con multa da cinquemila a trentamila euro.

 

 

In copertina foto generica tratta da internet