BUSSOLA, L’ADDIO DEFINITIVO. ANZI NO: COLPO DI SCENA, CONSONNI ORA S’ASTIENE SUL BILANCIO

La minoranza pare non credere ai propri occhi

BALLABIO – Come facilmente prevedibile, non è stata una passeggiata l’ultima seduta dell’amministrazione Bussola, giusto a due anni dal suo insediamento. Minato dai “no” sul bilancio (quello atteso da parte della minoranza, del tutto sorprendente il ‘fuoco amico’ dei tre consonniani), il governo guidato dall’ex vicesindaco ha scontato un evidente dissidio tutto interno al gruppo ‘Nuovo slancio per Ballabio’ – con la sindaca del quinquennio 2015-2020 che ha covato a lungo il risentimento – forse per non aver ottenuto il ruolo di vice – facendolo esplodere fino all’epilogo di questa sera.

Fin qui quanto si poteva immaginare prima della incredibile seduta di stasera. Perché in realtà la frazione “ribelle” di Consonni, Pedrazzini e Pirovano ha fatto una parziale marcia indietro.

Di seguito il testo completo della dichiarazione di voto letta da Alessandra Consonni in aula:

“Di fronte alla drammatica congiuntura che incombe su larga parte della popolazione, riteniamo che il consiglio comunale di Ballabio, oggi come non mai, debba farsi carico di esprimere e rappresentare le situazioni di criticità che coinvolgono più direttamente i concittadini. Appare pertanto auspicabile che, in questo momento di eccezionale gravità, il consiglio comunale di Ballabio possa proseguire nella propria attività, operando allo scopo di definire politiche e strumenti atti a sovvenire alle esigenze collettive e specifiche e utili ad affrontare anche in sede locale il particolare momento che stiamo attraversando. In tale contesto, ricevuta individualmente la sollecitazione del prefetto ad approvare il Bilancio comunale, al termine di oltre due mesi di confronto e seppur insoddisfatti dall’atteggiamento riservato alle nostre istanze, al cospetto della gravissima crisi che, in ambito sociale ed economico, di giorno in giorno si profila con una intensità inimmaginabile, reputiamo necessario non opporci all’approvazione del Bilancio comunale, al fine di consentire la prosecuzione dell’attività consiliare”.

Stupore in sala, tra i pochi cittadini presenti e soprattutto nei banchi consiliari. Della maggioranza, rimasta incredibilmente in piedi e dell’opposizione (quella vera).

Consonni & C. hanno tenuto in scacco per tre mesi e mezzo quel che resta di una ampia maggioranza ma alla fine, al momento della sciabolata finale hanno scelto la via dell’astensione.

Con Pirovano che ricorda senza tanti giri di parole che “4 più 3 fa sempre 7” – alludendo ai numeri in mano ai “non bussoliani”. Come dire, oggi vi abbiamo salvato ma nei prossimi anni vi faremo le pulci sulla qualunque.

Accetterà tutto questo il sindaco “quasi uscente”? O forse sceglierà la via della massima dignità, dimettendosi? In fondo, come lo stesso primo cittadino ha rivelato a BN, “avevo già sbaraccato l’ufficio in municipio”.

La lunga crisi iniziata lo scorso 31 maggio ha riservato una serie infinita di colpi di teatro. Ma nessun nuovo scenario, dopo questa sera, potrà più apparire strabiliante.

RedPol