BALLABIO – Lunga e articolata seduta di consiglio con colpo di scena finale e caduta del sindaco questo venerdì sera a Ballabio, con un maxi ordine del giorno, composto da ben 15 differenti argomenti. Dopo l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, la presa d’atto della costituzione del nuovo gruppo consiliare consonniano “Territorio e Identità“ e relativa nomina del capogruppo (Marco Pedrazzini); i tre dissidenti si professano parte (critica) della maggiornaza.
A seguire, prelevamenti di somme dal fondo di riserva del bilancio 2022 e comunicazione del sindaco sull’utilizzo del contributo assegnato dal Comune di Ballabio al comitato Gemellaggi.
Quindi due interrogazioni: di Alessandra Consonni sul parere di regolarità tecnica al protocollo Comune-Combi Arialdo-Provincia (“Barech”) sottoscritto dal sindaco e non dall’Ufficio Tecnico Comunale e dell’opposizione di Ballabio Futura sulla prevenzione degli eventi calamitosi alla luce della frana in via Valderia – vedi nostro articolo).
Nel primo caso, Consonni contesta le competenze di Bussola al posto di Ronzani, il sindaco rimbalza le accuse sostenendo che l’interrogante non conosca la differenza tra protocollo d’intesa e accordo di programma. Sull’investimento della Combi Bussola smentisce la ex prima cittadina sostenendo che l’azienda spenderà un milione e 400mila euro e non solo i 400mila di cui parla la consigliera. Sulla seconda interrogazione, il sindaco replica a BF spiegando la situazione ambientale della zona di via Valderia.
Al punto 7, l’aggiornamento del programma triennale dei Lavori pubblici per il 2022/24, condizionato proprio sulla famosa frana del mese scorso.
A seguire quindi la ratifica della variazione al bilancio di previsione 2022 già approvata dalla giunta comunale e il riconoscimento del debito fuori bilancio per interventi di somma urgenza dopo lo smottamento dal Monte Due Mani del 5 ottobre scorso (debito “coperto” dai 350mila euro già versati dalla Regione).
Al decimo punto dell’o.d.g. l’affidamento in concessione dal 2023 al 2027 del servizio di accertamento e riscossione volontaria e coattiva, quindi la “temuta” variazione di assestamento generale e controllo della salvaguardia degli equilibri di bilancio. Ballabio Futura conferna il suo voto contrario, i consonniani “salvano” la maggioranza con la loro astensione.
Poi Luca Goretti alza la voce sulle commissioni, che sarebbero andate spesso deserte a causa della maggioranza e che sarebbero state da lui stesso garantite.
In coda, l’importante approvazione del piano di diritto allo studio per l’anno scolastico in corso; tariffe invariate per mensa e scuolabus, 11 i volontari del Piedibus per 40 giovani utenti.
Ballabio Futura ha presentato un emendamento che chiede di aggiungere il “sostegno al trasporto scolastico” all’originale contributo per l’acquisto dei libri e contesta le “briciole” riservate agli studenti ballabiesi delle medie. L’eliminazione dell’ISEE fra i criteri scatena lo scontro tra i gruppi, le due opposizioni votano a favore dell’emendamento mentre i sei di Bussola si astengono; a quel punto il sindaco annuncia le dimissioni della maggioranza e chiude il consiglio senza discutere gli ultimi due punti (borse di studio e l’ormai inutile modifica della composizione delle commissioni consiliari permanenti dovuta alla nascita del terzo gruppo consiliare “Territorio e Identità”).
Domani verranno formalizzate le dimissioni, dopo 20 giorni il commissariamento e infine a primavera si andrà a nuove elezioni amministrative.
RedPol