ELEZIONI, MORTERONE PORTA IN REGIONE L’UNIONE TRA DESTRA E PARTITO GAY?

Nel settembre 2021 l’Avv. Dario Pesenti aveva presentato la lista elettorale “Morterone insieme”, precisando trattarsi di lista civica, nonostante lo stesso in precedenza fosse stato esponente di Forza Italia. Partito che poi prese espressamente le distanze dal Sindaco Pesenti quando quest’ultimo decise, a fine dicembre 2021, di formare una allargata maggioranza unendosi ai consiglieri comunali del partito Gay LGBT, nominando il consigliere Grassi “ suo “ assessore.

E così, stanti le dichiarazioni di Dario Pesenti, venne accettata l’idea che lo stesso e la sua amministrazione fossero espressione di una Lista Civica, alla quale si aggiunse l’allora minoranza Gay LGTB. Nuova e unita maggioranza mai avallata dai cittadini di Morterone i quali avevano votato una maggioranza ed una opposizione che in campagna elettorale risultavano chiaramente antagoniste.

A settembre 2022 il partito Gay, in vista delle elezioni politiche del 25 settembre, aveva siglato un’alleanza col movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte e così Andrea Grassi (esponente del partito Gay e dal dicembre 2021 assessore del Comune di Morterone) immediatamente si premurò di sostenere e attivamente le idee politiche dei 5 Stelle, facendosi spesso ritrarre al fianco di Giuseppe Conte in occasione della campagna elettorale Movimento 5 Stelle “Dalla Parte Giusta”.

Situazione già alquanto anomala, ma ora divenuta incredibilmente paradossale a cagione delle seguenti notizie degli ultimi giorni, ovvero la dichiarata scelta del sindaco Dario Pesenti di sostenere il candidato regionale di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini.

Come è possibile notare dalla suddetta immagine il Sindaco Pesenti non può che venir qualificato quale sostenitore di Giacomo Zamperini: candidato di Fratelli d’Italia per la Lombardia in vista delle prossime elezioni regionali del marzo 2023.
Immagine che ritrae sia Dario Pesenti che Matteo Manzoni (sindaco di Crandola e politico presente a Morterone a supporto dell’amministrazione Pesenti dall’ottobre 2021 a fine dicembre 2021 e poi sparito da Morterone dopo che Pesenti siglò l’alleanza col partito Gay) quali sostenitori del candidato Zamperini, sostegno che presuppone, evidentemente, la condivisione degli ideali di FdI.

Quanto sopra pone i seguenti interrogativi:
1) come è possibile che Dario Pesenti, sostenitore di Fratelli d’Italia (Giorgia Meloni) e del suo candidato Giacomo Zamperini, condivida – allo stesso tempo – anche gli ideali del partito Gay LGTB e ora anche dei 5 Stelle?
2) Come è possibile che Andrea Grassi (esponente del partito Gay LGTB e sostenitore del Movimento 5 Stelle) e gli altri consiglieri del partito Gay condividano gli ideali e i programmi del partito Fratelli d’Italia (Giorgia Meloni) dei quali il Sindaco Pesenti è espressione?

Quesiti che dal più piccolo comune d’Italia dovrebbero risuonare, in maniera altisonante, ai più elevati livelli politici regionali e nazionali.
É di palmare evidenza la “singolarità” della giunta comunale di Morterone, composta da soli 3 membri.
Realtà meritevole, o meglio che impone, una presa di posizione sia da parte dei partiti direttamente coinvolti, ovvero Fratelli D’Italia e 5 Stelle + Gay, che da parte di tutte le altre forze politiche.
Oppure anche a livello regionale, o nazionale, saranno possibili governi e giunte regionali generati dall’unione Fratelli d’Italia + Movimento 5 Stelle e Gay???
E cosa ne pensano la Lega e i partiti di sinistra di questo “matrimonio” tra un sindaco esponente/sostenitore di Fratelli d’Italia e un assessore (l’unico della giunta comunale) del Partito Gay – Movimento 5 Stelle?

L’unione morteronese tra l’attuale esponente di Fratelli d’Italia e i rappresentanti del partito Gay si è poi concretizzata, nei fatti, mediante la scelta del sindaco Pesenti, e del suo vicesindaco Marco Formenti (uomo di destra) di votare, ad inizio 2022, la delibera di matrice Gay LGTB contro le discriminazioni di sesso, genere, orientamento e identità sessuali. Delibera che a loro dire sarebbe poi stata proposta ed esportata in tutti i comuni d’Italia.
Il sindaco Pesenti, sulla scia della propria decisione di adottare la delibera Gay LGTB, richiederà al candidato regionale Giacomo Zamperini di Fratelli d’Italia di adottare la medesima delibera (di GAY LGBT) quale primo provvedimento del Consiglio Regionale Lombardo, soprattutto se le elezioni regionali lombarde lo vedranno vincitore?

Concludiamo raccogliendo l’invito del candidato regionale di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini di cui al suo post Facebook del 25.12.2022 ove chiedeva di segnalare “quello che non va”, segnalandogli che riteniamo inconciliabile e deleteria le scelta politica del suo sostenitore Dario Pesenti, sindaco di Morterone, di aver siglato un “matrimonio” politico col partito Gay.
Senza una chiara presa di posizione sul punto da parte di esponenti politici, ogni elettore potrebbe ragionevolmente e conseguentemente ritenere che detta unione politica morteronese, tra esponenti di Fratelli d’Italia e rappresentanti del partito Gay e 5 Stelle, sia espressione di scelte politiche dei due partiti anche a livello regionale e nazionale.

Il tutto nonostante a “parole” gli stessi partiti risultino portatori di valori la cui divergenza appare sin troppo evidente, anche grazie a quanto più volte ribadito dai parlamentari dei due diversi e antagonisti schieramenti.

E quanto verificatosi nell’amministrazione comunale di Morterone pare proprio confermare il sussistere di una divergenza “solo” a parole, con tutte le conseguenze del caso in vista delle imminenti elezioni regionali.
Circostanza che pare confermata, o meglio suggellata, dalla decisione di tutti i consiglieri della lista Pesenti (portatori di idee di destra) i quali a dicembre 2021 hanno accettato di buon grado di sancire il “matrimonio” politico con i consiglieri del partito Gay LGBT

Attendiamo risposte sia da parte del candidato di Fratelli d’Italia Giacomo Zamperini che da parte dei rappresentanti di tutti gli altri partiti politici, cogliendo l’occasione per invitarli a visitare il nostro paese, solitamente noto alle cronache solo in quanto “il più piccolo d’Italia”, anziché per le sue indiscusse bellezze naturali, architettoniche e artistiche.

Rinascita per Morterone