LE PRINCIPALI TECNICHE DI VERNICIATORA DEL SETTORE AUTOMOTIVE E NON SOLO

Le più importanti tecniche di verniciatura che al giorno d’oggi vengono adottate nel settore automotive sono orientate alla sostenibilità e alla ricerca di prestazioni di alto livello. Per le linee verticali si adotta in particolare la verniciatura a spruzzo, ideale per i componenti di dimensioni più significative (per esempio i paraurti). Per ciò che concerne i componenti più piccoli, invece, vengono privilegiate le linee flatbed, che assicurano un livello di efficienza produttiva più elevato e una maggiore costanza in termini di qualità.

Le linee integrate

Le tecniche di verniciatura attuali sono influenzate sia dall’automazione che dai programmi di monitoraggio intelligente. Le linee integrate, in particolare, includono un forno a UV o verticale necessario per l’essiccazione in linea, insieme con un robot cartesiano di spruzzatura flatbed, grazie a cui possono essere lavorati nello stesso momento elementi con spessori e forme differenti. Va detto, poi, che alcuni componenti necessitano di diversi strati di verniciatura, e pertanto richiedono una gestione basata su un’automazione intelligente: l’obiettivo è puntare a un sistema di verniciatura efficiente e flessibile.

I sistemi tradizionali e quelli flatbed

I tipici sistemi di verniciatura a spruzzo prevedono l’impiego di robot antropomorfi, con una verniciatura in verticale: come si è accennato, sono consigliati per elementi di dimensioni importanti, come gli spoiler. Nel caso dei mozzi ruota, degli specchietti laterali, dei vani del portaoggetti centrale, dei cruscotti e più in generale dei componenti di dimensioni più piccole, invece, è auspicabile ricorrere alla verniciatura offerta dai sistemi flatbed, che offre vantaggi importanti. Si ha a che fare, in questo caso, con una verniciatura più omogenea. Infatti, la vernice che viene spruzzata dalle linee aeree è sottoposta alle conseguenze della gravità, e quindi scorre in direzione di un’estremità del pezzo che è oggetto di lavorazione. Tale problema viene meno con la verniciatura a spruzzo flatbed. Per poter contare su un risultato ottimale, è consigliabile procedere alla pulizia, senza solventi e con ghiaccio secco: lo scopo è quello di deionizzare le superfici, evitando l’accumulo di polvere.

La verniciatura UV

La verniciatura UV rappresenta una soluzione alternativa rispetto alla verniciatura termica tradizionale per ciò che riguarda la fase di polimerizzazione. Si possono usare sia vernici a solvente che vernici ad acqua, con risultati impeccabili su varie tipologie di materiale. Gli impianti di verniciatura più moderni prevedono un sistema di rotazione che consente di prevenire l’eventualità dell’overspray, che rappresenta sempre un disagio alquanto comune nel comparto automotive. La verniciatura UV assicura una notevole velocità di essiccazione, mentre il cosiddetto ciclo misto, che comporta l’impiego promiscuo di lampade con potenze diverse, assicura risultati di eccellenza, anche per quel che riguarda le finiture piano black, effetto cromo o effetto metallo.

La verniciatura a polvere

Il monitoraggio del flusso di materiale rappresenta una soluzione di fondamentale importanza per il miglioramento delle postazioni di verniciatura a polvere. Non a caso, le linee di verniciatura a polvere costituiscono, nel comparto automotive, un elemento di fondamentale importanza; la procedura è temporizzata e i risultati sono ottimali. Ma in che cosa consiste di preciso la verniciatura a polvere? Si tratta di una soluzione basata su una composizione priva di solvente: la vernice è formata da polveri di composti organici di cui fanno parte pigmenti, resine e additivi, triturati in piccole particelle, fino a 20 milionesimi di metro. La protezione dalla corrosione è uno dei pregi offerti dalla verniciatura a polvere, insieme con l’isolamento termico e l’isolamento elettrico. Essa viene realizzata a secco: un effetto elettrostatico garantisce che la polvere aderisca alla superficie che deve essere verniciata. Il materiale da verniciare viene messo a massa, con la polvere che ha, invece, una carica negativa.

La scelta della vernice

Si possono usare sia le vernici termoplastiche che quelle termoindurenti; queste ultime sono più diffuse, anche per la loro capacità di garantire una protezione ottimale rispetto alle aggressioni chimiche. D’altro canto, le vernici a polvere termoplastiche hanno il pregio di non liquefarsi con il calore; inoltre la loro composizione chimica non viene alterata dal raffreddamento. Si tratta di una tipologia di verniciatura a cui conviene ricorrere quando si desidera un livello di protezione più elevato del solito, su strutture in alluminio e in acciaio.

I tubi per la verniciatura

Nel novero degli strumenti che si rivelano necessari per la verniciatura nel settore automotive ci sono anche i tubi, come quelli prodotti da Unigasket, realizzati in PFA, FEP o PTFE. Si tratta di prodotti che presentano un nucleo interno antiaderente, realizzati in modo da non causare alcuna contaminazione agli strumenti di verniciatura. Progettati per sopportare le temperature di esercizio più elevate e le vibrazioni, assicurano un flusso ottimale di aria e pigmento, riuscendo a soddisfare tutte le esigenze che caratterizzano tipicamente un impianto di verniciatura. I tubi vengono messi a disposizione anche in versione rivestita conduttiva, indispensabile laddove vi siano potenziali accumuli di cariche elettrostatiche.