OPINIONE/”PROTEZIONE CIVILE, CONTROLLATA PER CONTROLLARE. BUONA FORTUNA A FEZZI”

Mi ero limitato ad osservare quello che è successo a luglio sulla protezione civile, con un ex coordinatore che era sostanzialmente stato cacciato, come ha avuto modo di dire lui stesso. Sulle sue parole non entro nel merito, anche se ci sarebbe più di qualcosa da dire.

Ieri ho appreso di queste nuove dimissioni, a soli tre mesi dall’elezione. A pensare male si fa peccato, diceva qualcuno, ma siamo stati abituati in questi anni di amministrazione Bussola a dimissioni per “motivi personali” che spesso nascondevano altro. Si può ricordare come è finito il loro primo mandato. Sarebbe malafede pensare che questa amministrazione, il Sindaco, allontana chi dissente da determinate scelte o esprime un dubbio, se non fosse che è una scena già vista molto chiaramente. Ma è bene fermarsi qui.

Invece che rilanciare il ruolo della Protezione civile, in un territorio fragile come il nostro che avrebbe bisogno quasi quotidianamente del gruppo nelle sue funzioni, spesso la si “usa” per motivi estranei al ruolo che questa dovrebbe avere, come ad esempio a fare viabilità o in altre situazioni su cui negli anni abbiamo chiesto più di un chiarimento.

Mi preme riportare comunque che determinate scelte sono del tutto inopportune e confermano la modalità per la quale l’obiettivo principale di questa amministrazione è controllare a 360 gradi ciò che può nel paese, invece che amministrarlo.

Protezione Civile Ballabio – Luglio 2023

È evidente con il rinnovato incaricato al “vice coordinatore”. Anche se il regolamento non prevede espressamente una incompatibilità tra chi fa il vice-coordinatore e il ruolo di consigliere comunale, l’incompatibilità è prevista però per il ruolo del coordinatore. Proprio perché prevista per il coordinatore, la scelta di avere un consigliere comunale come vice-coordinatore, anche se sembrerebbe teoricamente consentita, è del tutto inopportuna evidentemente. Si potrebbe pensare che sia stato scelto per delle riconosciute competenze in materia di protezione civile, ma questo dovremo ancora scoprirlo.

Se la paura del Sindaco è solo quella di non controllare al 100% il gruppo, ci sarebbe innanzitutto il ROC (responsabile operativo comunale), oggi affidato ad un assessore, che anche se le competenze potrebbe averle, evidentemente non ispira abbastanza fiducia al Sindaco, principale responsabile della protezione civile nel Comune. Una smania del controllo di un gruppo che avrebbe bisogno di essere valorizzato, utilizzato invece come gioco da tavolo. I volontari e tutto il gruppo meriterebbero un po’ più di rispetto.

Auguro un caloroso buon lavoro al nuovo coordinatore e buona fortuna, temo che ne avrà bisogno.

Manuel Tropenscovino

 

LEGGI ANCHE

DANILO FEZZI NUOVO COORDINATORE DELLA PROTEZIONE CIVILE