SI RIAPRE LA QUESTIONE BARECH. VERSO LA VARIANTE DEL PGT, LA MINORANZA: “MANCA CHIAREZZA”

BALLABIO – Nei giorni scorsi la giunta ballabiese ha avviato il percorso per approvare nei prossimi mesi la variante al Piano di Governo del Territorio (PGT). “Un provvedimento – annota la lista di opposizione in consiglio comunale ‘Ballabio Futura‘ – senza il quale nei prati del Barech non sarebbe possibile costruire un nuovo capannone, in quanto l’attuale PGT non lo consente”.

“Si riapre questo percorso senza che ci sia chiarezza in merito a quello che effettivamente succederà nell’area -accusa la minoranza -. Vi sono diversi dubbi legati al Protocollo di Intesa sul quale pubblichiamo una nota per offrire ai ballabiesi la possibilità di avere un’opinione informata. Ad oggi gli ultimi documenti pubblici riguardano il Protocollo di Intesa stesso e questo nuovo provvedimento della Giunta, chiediamo che nella preparazione di questa modifica puntuale del PGT, vi sia una analisi dettagliata dell’impatto che tale variazione avrà sul resto sul resto del paese”.

Sul tema, Ballabio Futura ha preparato un documento di due pagine (vedi link a fondo pagina), nel quale riassume il Protocollo di Intesa tra Comune, Provincia e Gruppo Combi Arialdo, contestando la “possibilità di un incremento occupazionale” sbandierata in quell’occasione e chiedendo quali siano i lavori realmente necessari per rendere più sicuro ai pedoni e al traffico il primo tratto della SP63 – dall’area artigianale all’inizio della strada verso Morterone. Ancora: “Non si capisce perché debba essere il Gruppo Combi incaricato di progettare ed eseguire tale progetto stradale. Tipologia di lavoro di cui certamente non ha alcuna competenza specifica”.

Le considerazioni di BF “si concentrano specificatamente sul documento in oggetto e non vi sono commenti specifici in merito al progetto Barech, perché non si conosce quanto si voglia realmente realizzare nell’area”.

In conclusione, i consiglieri di opposizione dichiarano: “Siamo aperti al confronto per valutare una possibile riorganizzazione dell’attuale area ad uso industriale/artigianale, nell’ottica di minimizzare e razionalizzare l’uso e consumo del territorio. Siamo aperti nella ricerca di un equilibrio tra sostenibilità ambientale, economica e sociale. Crediamo sia altresì necessaria una tutela, almeno parziale, del corridoio rappresentato dalla zona Barech ed aree limitrofe verso il Passo del Lupo”.

> Nota di Ballabio Futura protocollo intesa Barech