“PORCOSPINI” LANCIA L’ALLARME SU YOUTUBER, GIOCHI VIOLENTI E SEXTING ANCHE TRA I BAMBINI

BALLABIO – Riunione-relazione conclusiva del “Progetto Porcospini” per i genitori dei bambini delle quinte elementari di Ballabio, tenuta dalla psicologa Luisa Bono della cooperativa Specchio Magico. Presenti 20 genitori su 38 nella struttura della primaria “Fantasia” di Ballabio. La relazione è giunta al termine dei cinque incontri da due ore per ogni classe. L’obiettivo del progetto è quello di contribuire a realizzare sul territorio una politica globale e integrata di prevenzione primaria e di contrasto al fenomeno del maltrattamento e dell’abuso dei minori, potenziando la rete di servizi integrati, promuovendo percorsi di prevenzione primaria nelle scuole in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale.
Porcospini intende favorire l’implementazione nella scuola delle attività d’informazione e formazione attraverso l’elaborazione di progetti rivolti alle famiglie e ai minori, finalizzati allo sviluppo di capacità relazionali a scopo autoprotettivo e di prevenzione. Nel concreto il progetto Porcospini: bambini e genitori insieme per prevenire l’abuso sessuale nasce da  un’idea  del  dottor Alberto  Pellai e si  articola attraverso  l’applicazione di un modello sperimentato a livello locale e europeo.

Presenti all’incontro oltre alla psicoterapeuta e alle insegnanti anche Alfredo Ciresa e Rosella Galbani dei Lions Valsassina che assieme all’amministrazione comunale hanno finanziato il progetto e ai quali sono stati rivolti i ringraziamenti.

PorcospiniLa dottoressa Bono ha iniziato il suo intervento leggendo i report dei bambini che, durante le lezioni, dovevano tenere un diario pubblico e uno privato dove segnare i propri pensieri ed emozioni.

“Questo progetto mi è piaciuto molto, l’incontro che mi è piaciuto di meno è stato il secondo [sulla pubertà] perché un po’ noioso.” “Gli incontri che mi sono piaciuti dipiù sono il terzo, il quarto e il quinto” “L’incontro che mi è piacito dipiù e da cui ho imparato dipiù è stato il quarto dal titolo Impariamo ad evitare i pericoli e il quinto Grido no! E scappo via e corro a dirlo a qualcuno.” “Ho imparato le tre regole d’oro sono molto importanti. Mi è piaciuto anche il rilassamento fatto al termine degli incontri. Ora che ho imparato queste cose saprò come reagire quando mi capiterà una situazione di pericolo.” “Sono molto contento di avere partecipato a questo progetto e sono un po’ dispiaciuto che sia finito.” “Questo progetto mi è piaciuto tantissimo perché basato sul come comportarsi nelle situazioni di pericolo ed ora so come organizzarmi nelle situazioni pericolose e che devo sempre rivolgermi ad un adulto.” E’ stato il riscontro positivo dei giovanissimi.

Durante uno degli incontri sono state affrontate delle situazioni di adescamento reali in cui i bambini sono stati portati all’analisi degli interventi da eseguire. In alcuni casi è stato difficile far capire al bambino quali strategie attuare. Infatti, l’investimento principale del progetto Porcospini sta nel promuovere la capacità del bambino di proteggersi, lavorando sulla costruzione e potenziamento della sua identità e nel contempo sostenendo genitori e scuola.

“I bambini a questa età sono molto egocentrici – ha spiegato la pricologa – e quindi da soli pensano di riuscire a cavarsela ed sono fortemente influenzati da videogiochi, dal mondo di Youtube e internet ed anno l’idea che da soli si possa uscire da situazioni pericolose usando delle modalità aggressive e violente. Tengo molto a segnalare i pericoli che derivano dall’utilizzo di videogiochi molto violenti e poco adatti alla loro età e che purtroppo mischiano la realtà con la fantasia. Ad esempio GTA o Call of Duty che sono vietati ai minori di 18 anni ma che sono usati anche da bambini molto piccoli. Più passa il tempo più faccio fatica a far comprendere i reali pericoli di questi giochi rispetto al recente passato. Gli stimoli che vengono da questi giochi sono eccessivi da elaborare per un bambino di 10 anni. I bambini mi dicono di giocarci da anni da soli o con i genitori e mi dicono che non succede niente di grave a giocarci. Noi adulti non abbiamo la consapevolezza di quello che sono questi divertimenti. Quasi tutti i bambini utilizzano ormai internet su tablet, telefonino o PC fortunatamente non sempre in autonomia perché strumenti estremamente pericolosi, per la facilità a reperire scene di violenza e di sessualità esplicita. C’è sempre più una difficoltà nei fanciulli a distinguere la finzione dalla realtà.

Logo PorcospiniAnche su Youtube vengono mostrati dei video con stimoli davvero violenti per i bambini. In particolare ci sono tanti bambini che da grandi vorrebbero fare lo youtuber perché passano tantissimo tempo con questo strumento a guardare video. Ci sono tantissimi youtuber che fanno dei video carini e costruttivi mentre alcuni danno degli stimoli eccessivi ed hanno successo proprio nella fascia delle medie in cui vengono mostrati degli sprazzi di deep web dove si può trovare davvero di tutto nell’illecito. Si può proteggere i bambini filtrando quello che possono vedere su internet attivando i parental control.

“Ho imparato il valore del mio corpo che è prezioso e nessuno può toccarlo senza il mio permesso” ha affermato un bambino nel suo report.  Un vero riassunto del progetto Porcospini. Uno dei grossi pericoli che ormai si evidenziano alle scuole medie è che un numero sempre crescente di ragazzini e soprattutto ragazzine mettono il proprio corpo a rischio. Si abbozzano le prime relazioni di coppia e capita sempre dipiù che delle ragazzine pur di far piacere al fidanzatino cedono alle richieste di inviare delle immagini intime del proprio corpo. Il sexting è sempre più diffuso e non sempre le ragazzine hanno idea delle conseguenze di questo loro comportamento e che le foto inviate possono essere condivise all’infinito. Lavorate sempre su quelle che sono le conseguenze del loro comportamento e che nessuno si può permettere di richiederci delle foto o ricattarci in particolare una persona che dice di volerci bene.

G. P.