LA LETTERA: “COSA CAMBIA SE LO SPACCIO PER 100 METRI È IN TERRITORIO LECCHESE O BALLABIESE?”

Spaccio di droga nei dintorni di Ballabio. Vorrei solo esprimere il mio dissenso su come gli ultimi eventi di spaccio sono stati divulgati.Mi chiedo semplicemente quanto sia importante definire se lo spacciatore avesse un piede al di là o al di qua dei confini del nostro comune. È questo il vero problema? Dimostrare la nostra verginità in queste occasioni di delinquenza?

Cosa cambia se lo spaccio è per 100 metri in territorio lecchese o ballabiese?  Che se è un problema di Lecco non riguarda noi? E se chi compra la droga è di Ballabio?

Ho l’impressione che si stia mettendo la polvere sotto il tappeto invece di usare la scopa.

Quello della droga è un problema mondiale non di Lecco o Ballabio.

Quindi per favore piantiamola con queste inutili rivendicazioni di innocenza. E invece facciamo quello che stanno facendo le forze dell’ordine: lotta senza quartiere a chi spaccia e galera garantita.

Applicare il “sovranismo” mi sembra una speculazione solo politica e poco coerente.

Io la droga non la voglio né a Montalbano né a Morterone. La droga purtroppo non ha confini.

Metterli per proclamarne l’inesistenza su un territorio è la politica degli struzzi.

Dario Saccardi