TOSSICODIPENDENZE, LA PARROCCHIA SENSIBILIZZA I GIOVANI BALLABIESI. MA NESSUNO SI PRESENTA

BALLABIO – Rischia di cadere nel vuoto l’iniziativa organizzata dall’Unità Pastorale di Ballabio venerdì scorso nella chiesa di San Lorenzo sul rischio delle tossicodipendenze – rivolta ad adolescenti e giovani di Ballabio. Nessun giovane era presente all’incontro-testimonianza-preghiera e riflessione sul tema Educare ed Educarsi con il forte intervento dei giovani della Comunità dei Lautari (con sede a Veniano-Como) che si dedica alla cura dei ragazzi che escono dalla tossicodipendenza.

Un fenomeno sottovalutato e in crescita, accentuato dalla pandemia in corso, quello delle dipendenze diffuso anche tra adolescenti e giovani di Ballabio e che ormai coinvolge età sempre più basse a partire dai 12-13 anni. I resti e le tracce dei party a base di alcol e stupeacenti che sempre più spesso sfociano in devastazioni, sono sotto gli occhi di tutti e poco o nulla si fa per sensibilizzare i ragazzi sui pericoli di un percorso facile da intraprendere fino a toccare il fondo, ma difficile nella risalita verso una vita normale. Anche nel nostro paese si preferisce fingere di non vedere anziché intervenire per arginare il fenomeno.

Durante le messe del sabato alle 18 e soprattutto domenica alle 10 a San Lorenzo il parroco don Benvenuto ha voluto ripetere la testimonianza dei due giovani della Comunità di recupero lanciando un messaggio forte di allarme  su questi pericoli in crescita esponenziale.

Lautari, fondata nel 1992, è una comunità terapeutica di orientamento pedagogico-riabilitativo specializzata nella disintossicazione e riabilitazione delle persone dipendenti da alcool e droghe. La permanenza in struttura è completamente gratuita.

RedBN