MORTERONE. “C’È SCAPPATO IL MORTO. BASTA SCUSE, SUBITO I SOLDI PER LA PROVINCIALE”

MORTERONE – La Strada Provinciale n. 63 Ballabio-Morterone, detta “Cenerentola”: non vogliamo più sentir dire “Non abbiamo i soldi per poter finanziare un’opera del genere: impossibile proteggere 15 km di strada…”.

Ho cominciato a percorrere questo tortuoso nastro d’asfalto con innumerevoli curve e tornanti fin dai primi anni 90 e ancora tornerò sul Resegone che sovrasta questo piccolo paese cui sono davvero affezionato. Da allora, nella sostanza, poco o nulla è cambiato almeno per quanto riguarda il miglioramento della situazione viabilistica e qui mi riferisco in primis alla Sicurezza di chi transita. Le criticità del percorso sono le stesse di un tempo: caduta sassi e pietrisco soprattutto in estate, slavine invernali e condizioni climatiche avverse inibiscono periodicamente la continuità di utilizzo dell’unica vera strada che collega il paese al resto del mondo.

I lavori per realizzare la Ballabio-Morterone iniziarono nella primavera 1948 ma se dopo 60 dall’inaugurazione ancora “si parla” di migliorare transitabilità e sicurezza del manufatto, evidentemente, qualcosa non va e presto bisogna porvi rimedio o resterà la Cenerentola della rete stradale della Provincia di Lecco.

Quello che è stato è stato ma nel munifico PNRR ma anche con fondi Europei o Regionali ora si trovino i soldi necessari a garantire il transito in Sicurezza durante tutto l’anno su questa Strada tradizionalmente dimenticata. È dunque il momento giusto per risolvere l’annoso Problema viabilistico di Morterone, facendo qualcosa di concreto e risolutivo su questa carrozzabile frequentatissima soprattutto nella stagione estiva ma, è risaputo, anche nei fine settimana di tutto l’anno.

La Provincia sappia dunque trovare i quattrini necessari e risolva definitivamente gli evidenti problemi della Ballabio-Morterone. Negli ultimi decenni, infatti, le richieste di amministratori comunali e residenti indirizzate a Villa Locatelli sono purtroppo rimaste quasi del tutto disattese che la solfa era sempre quella, recentemente ribadita anche a mezzo Stampa e cito testualmente: “Non abbiamo i soldi per poter finanziare un’opera del genere: impossibile proteggere 15 km di strada…”.

Queste parole non vorremmo più sentirle soprattutto dopo l’incidente mortale accaduto a inizio gennaio in quel territorio di montagna così isolato e impervio, in un tratto ancora senza parapetti della SP n. 63.

Claudio Baruffaldi
Vice sindaco di Morterone