PIANI RESINELLI: “RAVE PARTY” O FESTA AUTORIZZATA, FA DISCUTERE LA SERATA DI SABATO

PIANI DEI RESINELLI – Riceviamo e pubblichiamo la email “accalorata” di un nostro lettore che segnala la maxi festa andata in scena sabato sera ai Piani dei Resinelli. Come da immagine a destra (si espande cliccandoci su), la protesta contenuta nella lettera non è la sola, per un party che alla redazione di BN risulta autorizzato – tanto che una serata dedicata all’alpinismo nelle stesse ore è stata spostata dalla zona della chiesetta al piazzale delle miniere. Certo, al di là della burocrazia l’evento è stato come dire “ben visibile” (e soprattutto ascoltabile) e si è prolungato nelle ore più tarde. Riproponendo la classica dicotomia tra le esigenze del divertimento e quelle di chi intende la montagna diversamente (nonché quanti scelgono questa zona per potersi riposare e passare giornate tranquille).

Ecco la lettera ricevuta quest’oggi:

Egregio direttore sono un frequentatore dei Piani Resinelli e voglio, con la presente, scrivere la mia disapprovazione per l’evento non in calendario e poco ufficiale andato in scena sabato sera a i Piani dei Resinelli. Si è trattato di un vero e proprio Rave party che ha attirato ai piedi della Grignetta centinaia di giovani e giovanissimi con il solito tam tam che caratterizza questi avvenimenti e in cui una cosa è mancata: il rispetto per la montagna! Mi chiedo,  come me molti altri, quale sia l’intento culturale alla base di una simile iniziativa organizzata in alta montagna da sempre luogo che rappresenta il centro del mondo e il veicolo dell’ascensione al cielo o del ritorno al principio, oltre che rappresentare il luogo della manifestazione del sacro (ierofania) o del divino (teofania) da contemplare in silenzio e non certo con musica ad alto volume, giri di alcol e droghe con devastazioni e sporcizia lasciati in ogni luogo e raccolti non certo dagli organizzatori! Un bel modo di presentare la Montagna ai giovani e proprio un bel biglietto da visista! Il mancato intervento delle forze dell’ordine, che qui faticano a salire quando chiamate lasciando campo libero ad alcuni noti facinorosi, ha rovinato la quiete di chi voleva trascorrere l’ultimo fine settimana di agosto in pace e tranquillità partecipando all’evento di alpinismo – questo si che ci stava – spostato, guarda caso, dalla piazza della Chiesetta alla SEL per fare spazio al Rave.

La nostra bella località aveva già subito un decennio fa, uno scempio del genere con un’iniziativa giovanile in cui andava in scena il peggio della depravazione under di quell’epoca che vedeva protagonisti tanti di quelli che oggi hanno tra i 30 e i 40 anni e che lasciava il posto pieno d’immondizia di vario genere oltre a mandare qualcuno in ospedale. L’iniziativa era stata poi spostata ai Pialleral e quindi definitivamente fortunatamente annullata!

Non vorrei che anche ai Resinelli si tenti, da parte di personaggi alla ricerca del profitto a ogni costo, di trasformare il posto in un Luna Park di montagna aperto a tutte le sperimentazioni sul turismo di massa pur di organizzare qualcosa che attiri presunti turisti di ogni età. Sta suscitando tanta ilarità l’iniziativa da 31mila euro che vuole pubblicizzare i Resinelli sui tram di Milano quando i soldi potevano essere investiti nel miglioramento della viabilità, nelle infrastrutture telefoniche (internet è penoso) e nella sicurezza (avviene un po’ di tutto).