NIENTE LUMINARIE, UN COMMERCIANTE E I DISSIDENTI TORNANO A CRITICARE IL COMUNE

BALLABIO  – “Peccato che non ci siano le luminarie per Natale, e lo dico da ateo”. Inizia così la lettera arrivata stamattina in redazione dal marito di una commerciante ballabiese e dedicata al tema caldo di questi giorni. “Non penso minimamente che le luminarie abbiano qualcosa da spartire con il Natale, con la nascita di Cristo, momento importante per tutti i Cattolici, Dio che si fa uomo – aggiunge l’autore -. Sicuramente, il Gesù di Nazareth, il figlio di Maria e di Giuseppe, o di Maria e dello Spirito Santo, non era biondo e con gli occhi azzurri, sicuramente era Palestinese e molto probabilmente “tendeva al nero” diciamo molto più vicino alle “cinquanta sfumature di nero” che non alle cinquanta sfumature di bianco. Però… le luminarie di “Natale” danno un piccolo senso di Comunità di unione, di fratellanza”.

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Sempre sul tema luminarie, di qualche ora prima un durissimo intervento del gruppo consiliare “dissidente” Territorio e Identità. Eccolo, in forma integrale:

Luminarie e aiuti a bimbi e anziani: film comico in due atti
Dopo la barzelletta del risparmio di 560 euro da investire in aiuti a bimbi e anziani grazie al minor investimento nell’affitto di luminarie, Bussola ne spara un’altra: meno luminarie vuol dire risparmio energetico e da qui si ricaveranno i fondi. Ma tutti i sindaci spiegano che le nuove luminarie sono a bassissimo consumo 

Come in un film comico: dopo il primo tempo ecco il secondo, sempre all’insegna della risata. Prima Bussola  suscita unanime ilarità quando pomposamente annuncia che investirà in aiuti ad anziani e bambini il risparmio derivante dalla riduzione delle luci natalizie, e Territorio e Identità scopre che la differenza tra la cifra stanziata dal Comune in luminarie nel 2021 e nel 2022 è di soli 560 euro.

Ora Bussola, in evidente difficoltà, si arrampica sugli specchi e ne spara una ancora più grossa: dice che quando ha parlato della cifra da investire per bambini e anziani, ricavata dalla minor spesa in luminarie, in realtà si riferiva al risparmio sui costi dell’energia elettrica che ne deriverebbe. E qui la risata diventa fragorosa.

Siamo all’effetto “barzellettona”: in questi giorni, infatti, siamo sommersi dalle dichiarazioni di sindaci che spiegano come la spesa energetica natalizia sarà contenuta, in quanto le nuove luminarie sono a bassissimo consumo, oltre alla scelta di ridurre i tempi di accensione. Capirai dunque l’entità del risparmio che il Comune di Ballabio potrà girare su bambini e anziani bisognosi.

Da questa vicenda emerge chiaro che, quando non c’è trasparenza sulle cifre, ai cittadini si possono contare le fiabe, come accaduto nell’operazione Barech.

Quanto a noi, checchè ne dica il sindaco, ribadiamo che non terremo un centesimo dei nostri gettoni consiliari. Anche qui, ridicolo che Bussola ci rimproveri di non averlo comunicato all’inizio del mandato, come vorrebbe una prassi farraginosa: è evidente che riteniamo necessario farlo ora, come atto dovuto, considerata la crisi che in questo momento sta attraversando il paese e che questo è il motivo della nostra decisione. Un gesto doveroso che il sindaco, che in questo frangente si è aumentato l’indennità di mille euro al mese,  dimostra di non capire.

Marco Pedrazzini, Alessandra Consonni, Luca Pirovano