DOMENICA, DON BENVENUTO COMMENTA LE LETTURE DELLA SECONDA DOMENICA DI PASQUA

Sappiamo tutti molto bene che la Pasqua non è solo un giorno di festa. Un giorno passa in fretta. Giunta la sera tutto è finito. La Pasqua, invece, è un evento che riguarda tutta la nostra vita e che bisogna vivere tutti i giorni. La sera di quel primo giorno della settimana, quando Gesù, che era stato messo in croce e sepolto, appare vivo ai suoi discepoli disorientati e addolorati, la prima parola che risuona è la parola PACE! È molto di più di un semplice augurio di stare bene.

“Pace a voi!”. È come se dicesse: “Non preoccupatevi di avermi abbandonato nei giorni della sofferenza, di avermi rinnegato: vi confermo tutta la mia amicizia, il mio amore, siete sempre i miei amici, anzi, di più: siete i miei fratelli, Dio, Padre mio, è anche il Padre vostro. Lui vi ama perché siete suoi figli, non si è stancato di voi, non è arrabbiato con voi a causa dei vostri peccati, vi aspetta con pazienza se vi allontanate da Lui, vi sostiene nelle prove, vi guida nella vita, vi ama infinitamente: infatti è Lui che mi ha mandato a voi! Come c’è pace tra me e il Padre così c’è pace tra noi e voi!”. Ecco la nostra Pasqua quotidiana: ogni volta che sentiamo la forza di andare avanti sperimentando la gioia profonda del bene compiuto e la forza nei momenti difficili della vita sperimentiamo la PACE del Signore Gesù risorto e vivo in noi e presente in mezzo a noi.

Soffiò e disse loro: “Ricevete lo Spirito Santo”. Il soffio di Gesù si è già fatto sentire nella nostra vita. È stato in quel giorno quando il nome di ciascuno di noi è stato pronunciato al fonte battesimale ed è stato accompagnato dalle parole: “Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. È stato anche il giorno della nostra Unzione: “Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono”. Ecco la nostra vera Pasqua che ha segnato per sempre la nostra vita. Ecco il soffio di Gesù su ciascuno di noi. È come se ci avesse detto: “D’ora in poi Lui, cioè l’Amore che unisce me e il Padre, lo Spirito Santo, sia la tua guida quotidiana. Lasciati guidare da Lui, lascialo lavorare in te: Lui ti plasmerà e ti trasformerà a poco a poco per renderti sempre più simile a me, Lui sarà la tua forza nelle prove, Lui ti difenderà contro chi insidia la tua vita, Lui ti insegnerà a dire sempre la verità, Lui ti insegnerà ad essere buono e ad amare tutti. Lui è il grande dono che io e il Padre ti regaliamo. Ed è quanto di più prezioso ti possiamo donare. Fidati sempre di Lui!”.

E poi Gesù aggiunge le parole del perdono: “A coloro a cui perdonerete i peccati saranno perdonati!”. Ed è come se dicesse: “Certo, io vedo tutto il male che c’è nel mondo. Io voglio togliere tutto il male che c’è nel mondo. Tante persone si ribellano all’amore, non si lasciano amare e non vogliono amare, sono lontani dal Padre che è la sorgente dell’amore. Ma loro non sanno quello che dicono e quello che fanno, non se ne rendono conto. Agiscono per ignoranza. Quando si rendono conto e vogliono tornare all’amore del Padre voi accoglieteli a nome mio, voi perdonate e anch’io li perdono e loro saranno accolti dal Padre che li abbraccerà come figli. Il male e il peccato ha la sua radice nel cuore delle persone. Io voglio togliere quella radice e fare di ciascun essere umano un essere santo: il Padre ama tutti i suoi figli e li vuole con sé. Per questo, io e voi, dobbiamo lavorare insieme”.

Tanti di noi hanno vissuto la Pasqua con questo atto di umiltà e dicendo: sì, è vero, io ho sbagliato (tanto o poco non importa, importa che in qualche modo ho sbagliato e lo ammetto) dunque sono un peccatore, dunque sono una peccatrice! Allora abbiamo sentito le parole: “Io ti assolvo dai tuoi peccati … Va’ in pace!”. Ecco la Pasqua, che possiamo rinnovare tutte le volte che vogliamo nella nostra coscienza: è la esperienza del perdono, è la consapevolezza che Dio ci ama davvero come figli, e che il suo amore si manifesta in tutta la sua grandezza proprio nel perdono. Davvero Dio è contento di perdonare e non si stanca mai di farlo!

Don Benvenuto Riva
Parroco di Ballabio

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