TAGLIO BOSCHI SUL RESEGONE. PER LUCA ROTA UN “MODUS OPERANDI NEBULOSO”

MORTERONE – “I lavori sul Resegone sono stati regolarmente autorizzati, insistono su terreni privati e non sul demanio di competenza Ersaf e vengono eseguiti per commercio del legname, dunque nulla che, piaccia o meno, possa essere contestato e che appaia fuori dall’ordinario, formalmente. Semmai si potrebbero opporre osservazioni sulle valutazioni d’impatto estetico di tali lavori, analizzando il valore paesaggistico dello specifico luogo in questione e l’importanza della presenza boschiva per l’elaborazione culturale del territorio, peraltro abitualmente frequentato dagli escursionisti, non certo sperso in una zona disabitata e lontana dalla vista”. Così Luca Rota, scrittore e blogger, interviene sul caso del disboscamento della foresta di faggi tra Morterone e la vetta del Resegone.

“Mi pare – spiega Rota – che il caso di Morterone entri nel solco di altri episodi simili nei quali, anche più che la mera conformità dei lavori eseguiti e la loro legittimità amministrativa, si evidenzia un modus operandi politico piuttosto nebuloso riguardo il quale, probabilmente, sarebbero da indirizzare i biasimi pubblici. Sarebbe opportuno perciò elaborare un più attento protocollo a tutela dell’aspetto del paesaggio locale evitando così la realizzazione di grandi buchi nel tappeto forestale che inevitabilmente destano disapprovazioni in chiunque se li trova davanti agli occhi”.

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