DON BENVENUTO COMMENTA IL VANGELO DI DOMENICA

The Sermon on the Mount Carl Bloch, 1890

Oggi contempliamo Gesù che è stato messo alla prova e ne è uscito vittorioso. Allora nella sua luce vogliamo vedere anche le prove della nostra vita per chiedere la forza e la grazia di essere pure noi vittoriosi, come Gesù. E’ scritto nella Lettera agli Ebrei che Gesù “fu provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato”. Quando leggiamo il Vangelo troviamo molti passi in cui Gesù è stato messo alla prova dagli uomini soprattutto quando cercavano di tendergli dei tranelli a proposito della legge del divorzio e a proposito del pagamento delle tasse, per poterlo poi accusare. Ma Gesù non è mai caduto in queste trappole. Gesù conosceva la malizia nascosta nel cuore degli uomini e spesso li rimproverava: “Perché mi tentate? Perché mi mettete alla prova?”.

Ma le tentazioni di oggi sono più profonde e sottili perché riguardano il suo essere Messia Salvatore degli uomini. Infatti sono dette tentazioni messianiche. Che cosa vuol dire salvare gli uomini? Da che cosa bisogna salvarli? Se gli uomini soffrono non è forse chiarissimo che per salvarli bisogna togliere la loro sofferenza e rendere la loro vita un po’ più facile e sicura? Forse anche un po’ più divertente e allegra? E’ tremenda la terza offerta di Satana: gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: “Tutte queste cose io ti darò”. Vuol dire che tutto il mondo è nelle mani di Satana e lo tratta come vuole (anche noi ce ne stiamo rendendo conto!) ma Satana fa finta di essere buono e generoso e dice a Gesù: “Te lo dono, d’ora in poi lo lascerò stare nel benessere e nella pace. In cambio chiedo solo che tu riconosca la mia autorità e la mia potenza. Non è un buon affare per tutti? Non sarebbe meglio risparmiare agli uomini tutte le sofferenze? Non ti rendi conto che anche tu eviteresti di soffrire?”.
In realtà questo sarebbe costato una enorme rinuncia: l’uomo non è solo una pancia da riempire e un corpo da divertire. L’uomo è un cuore che ama e solo Dio può saziare questo cuore con il suo infinito amore. L’uomo è un essere straordinario che liberamente e nonostante tutto è capace di scegliere di amare con tutto se stesso. Gesù non ha concluso quell’affare propostogli da Satana perché non ha voluto rinunciare a quella potenza d’amore che è nascosta nel cuore di ogni persona. Noi dobbiamo ringraziarlo perché così facendo ha dimostrato tutta la sua fiducia in noi, ha scelto la strada dell’amore, per Lui e per noi. L’ira di Satana allora si è scatenata violentemente contro di Lui e continua a scatenarsi contro di noi. Ma nella morte di Gesù in croce, fedele fino alla fine, noi vediamo una grande vittoria che è la vittoria dell’amore.

Forse le prove della vita ci fanno paura e abbiamo ragione perché a volte sono terribili. Noi dobbiamo sapere che le prove prima o poi verranno. Dobbiamo anche avere coscienza della nostra debolezza e anche della nostra imprudenza e ingenuità. Allora diventa importante ascoltare l’invito di Gesù nel giardino degli ulivi a Pietro, Giacomo e Giovanni: “Pregate per non cadere!”. Se le prove della vita ci fanno paura, se la nostra debolezza ci fa sentire pronti a cadere da un momento all’altro dobbiamo aggrapparci a quell’unico sostegno che ci viene offerto: è la preghiera rivolta al Padre, a Gesù Salvatore, un solo grido, ma grido di fede sincera: “Salvami! Aiutami!”.

Don Benvenuto Riva parroco di BallabioDon Benvenuto Riva
Parroco di Ballabio

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–> avvisi 10 marzo 2019