DON BENVENUTO COMMENTA LE LETTURE: SETTIMA DOMENICA DOPO PENTECOSTE

GIOSUE’. Quando giunse il tempo di lasciare questa vita, Mosè impose le mani su Giosuè e gli diede il potere di guidare il popolo d’Israele al suo posto dicendogli: “Sii forte e coraggioso!” e anche Dio gli disse: “Non avere paura! Come sono stato con Mosè così sarò con te!”. Giosuè è stato testimone di tutte le grandi opere che Dio aveva fatto a favore del suo popolo a partire da quando avevano lasciato l’Egitto e avevano celebrato la prima Pasqua. E’ stato un fedele servitore di Mosè prima di prendere il suo posto. Accogliamo con semplicità il racconto che abbiamo ascoltato nella prima lettura: è il racconto di una battaglia che Giosuè ha sostenuto per difendere una popolazione che aveva stretto alleanza con lui e con Israele. Battaglia che Giosuè ha vinto ma con l’aiuto di Dio. Non facciamoci prendere da tanti particolari poetici o trionfalistici che sono molto comuni quando si narrano i fatti e le gesta dei combattenti: sono modi di esaltare gli atti di eroismo dei soldati. Quando questo capita nella Bibbia è perché si vuole dire che un uomo non è un eroe perché è più forte e più bravo degli altri ma perché Dio è stato la sua forza e l’ha salvato. Infatti si dice che quello è stato “il giorno in cui il Signore ascoltò la voce d’un uomo, perché il Signore combatteva per Israele!”.

Allora Giosuè diventa per noi una persona da imitare quando anche noi dobbiamo affrontare battaglie e sfide che ci capitano nella vita: dobbiamo combattere e uscire vincitori da quelle battaglie ma riusciremo veramente in questa impresa solo se confideremo nell’aiuto del Signore, come ha fatto Giosuè.

Questo ce lo dice anche l’apostolo Paolo quando parla delle tribolazioni, dell’angoscia, della persecuzione, della fame, della nudità, del pericolo, della spada. Questo elenco non è completo: noi possiamo aggiungere altre cose come la malattia, la fatica del lavoro quotidiano, le ingiustizie di cui ci si sente vittime, la prepotenza di alcuni, gli insulti e le critiche, gli inganni, gli avvenimenti che accadono e non ci sembrano per il verso giusto, qualcosa che noi chiamiamo destino che sembra cieco o la fortuna che tocca quelli che vuole e che sembrano forze cieche e insensibili spesso pronte a farci cadere e a rovinarci. Ma sembra che l’apostolo Paolo voglia gridare: “Ma in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha amati!”. Dio ci ama: questo per noi è tutto! E ce lo ha dimostrato donandoci il suo Figlio! E se Dio è dalla nostra parte chi ci potrà rovinare o abbattere? In Lui noi siamo forti. Con Lui supereremo ogni difficoltà. Perfino la morte si trasforma in “sorella” che ci prende per mano e ci conduce a Lui. Niente e nessuno ci potrà mai separare dall’amore di Dio che ci ha amato così tanto da darci il suo Figlio Gesù!

E anche Gesù ci parla di una battaglia, ma questa volta si tratta di una battaglia veramente mondiale, cosmica: è la guerra universale tra il bene e il male, tra la forza dell’amore e del bene e la forza malvagia di colui che si è ribellato a Dio e vuole coinvolgere anche noi nella sua ribellione e disobbedienza, cioè Satana, il Tentatore e il Ribelle.

Ma Gesù nell’ora delle tenebre più profonde e nel momento della sua sofferenza più intensa sulla croce non si è lasciato travolgere dal tentatore e si è dimostrato fedele e obbediente al Padre quando ha detto: “Non la mia ma la tua volontà sia fatta!”. E prima dell’ultimo respiro si è affidato nuovamente al Padre in un estremo atto di amore dicendo: “Padre, nelle tue mani affido il mio spirito!”.

Questa è la vittoria di Gesù! Per questo abbiamo sentito nel Vangelo di oggi: “Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!”.

La Parola di Dio di oggi sembra un po’ dura perché ci ricorda che nella nostra vita siamo chiamati a combattere e di fronte a tante forze negative e ostili qualcuno potrebbe anche lasciarsi andare e lasciarsi prendere dallo scoraggiamento e smettere di combattere. Ma è la stessa Parola di Dio che ci dà forza e ci dice: “Non avere paura! Dio è con te, Dio è in te: è Lui la tua forza! Confida in Lui! Un giorno anche tu sarai proclamato vincitore e vedrai con chiarezza che Dio è stato la tua forza!”.

Don Benvenuto Riva
Parroco di Ballabio

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